Corriere: Indagine sul caro-libri, Fiamme Gialle nelle scuole
Risultati in pochi giorni. Fioroni: buona iniziativa. E dal prossimo anno un tetto di spesa anche per le superiori
L'Antitrust ha chiesto alla Guardia di Finanza di verificare l'andamento dei prezzi in 8 città
ROMA — La Guardia di Finanza indaga sul caro-libri nella scuola italiana. Su mandato dell'Antitrust, e per volontà del suo presidente Antonio Catricalà che vuole far luce sugli aumenti del 5 per cento denunciati dalle associazioni dei consumatori nei giorni scorsi. Aumenti che per le scuole superiori, dove non esiste come per le medie un tetto di spesa fissato dal ministero, in alcuni casi hanno raggiunto punte del 12 per cento in un solo anno.
Ieri alla fine di una riunione tecnica presieduta dal segretario generale Luigi Fiorentino, l'Authority ha incaricato il nucleo speciale Tutela dei mercati, quello che ha lavorato anche per l'indagine sulla benzina e che fa capo proprio all'Antitrust, di fare un'indagine per rilevare i prezzi dei libri scolastici delle Superiori in otto città campione negli ultimi tre anni: Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo, Bologna, Bari e Verona.
«Non è un campione statisticamente perfetto ma è certamente indicativo — spiega Fiorentino —. I nostri finanzieri controlleranno e inseriranno in un data-base il costo dei tre principali libri delle Superiori, greco, latino e italiano per il Classico; fisica, matematica e italiano per lo Scientifico; le materie professionali per gli Istituti tecnici».
Che cosa si aspetta di trovare l'Antitrust? «Soltanto una dettagliata raccolta dei dati — dice ancora il segretario generale — perché solo quando avremo i dati potremo valutare, nella prossima riunione del collegio il 6 settembre, Fonte: Altroconsumo, agosto 2007 IRWIN ALLAS se aprire un'istruttoria per verificare un'eventuale intesa sui prezzi oppure se limitarci ad una segnalazione al Parlamento».
Non è la prima volta che l'Antitrust interviene sui libri scolastici: nel '98 e poi anche nel 2001, ci sono stati due casi di segnalazione al Parlamento dell'Authority. Nel '96 fu anche avviata un'istruttoria che verificò un'intesa sui prezzi ammazza- concorrenza da parte dell'Associazione italiana editori, cui fanno capo oltre agli editori puri anche più dei due terzi degli editori di libri di testo per le scuole. L'Aie venne sanzionata per aver fatto una sorta di cartello ma da allora le cose non sembrano migliorate.
Da Amman il ministro Giuseppe
12%
Gli aumenti registrati per alcuni volumi degli istituti superiori
Fioroni, che ha incontrato il suo collega giordano, si dichiara favorevole all'indagine dell'Antitrust ma annuncia che comunque dal prossimo anno anche per le Superiori sarà fissato un tetto massimo di spesa. «Un lavoro lungo e complesso — ha detto Fioroni — che si sta facendo per tutti i 713 diversi indirizzi del nostro ordinamento. Sarà uno strumento efficace se sarà fugato ogni dubbio su un possibile aumento improprio dei prezzi». E se non sarà fugato, come sospettano le associazioni dei consumatori? Il Movimento difesa del cittadino ha rilevato, per esempio, aumenti dal 3 al 10 per cento sui libri per le scuole. «Fino a 300 euro in più» per nuove edizioni che di nuovo hanno poco o nulla. Intanto, dal 2007-2008 parte l'obbligo scolastico fino al biennio superiore.
Una delle soluzioni potrebbe stare nell'approvazione di un emendamento proposto da Forza Italia e votato anche dalla Rosa nel pugno, al decreto Bersani sulle liberalizzazioni in discussione al Senato: l'abolizione del tetto massimo di sconti per i libri. Che è del 15 per cento e per la scuola del 10 per cento. Così le famiglie italiane potranno ottenere sconti maggiori da parte delle piccole librerie e della grande distribuzione. A quando le serrate delle librerie?