Corriere: «In caso di sospetto aprirei anche le classi»
Il preside di Milano
IL PRESIDE DI MILANO
«Non sono assolutamente contrario alle ispezioni delle forze dell'ordine nelle scuole. Ma da sole non bastano: serve un lavoro sistemico di sinergia tra istituzione scolastica — preside, docenti, consigli di classe e d'istituto — e famiglia, con la massima collaborazione da parte di quest'ultima». Giovanni Gaglio, dal '97 dirigente scolastico dell'Istituto magistrale Agnesi, da sempre «controcorrente» (fu lui, nel 2004, a proporre la creazione di una «classe islamica», un'idea poi bloccata dal ministero), non si tira indietro neanche oggi: «Nel caso ci fosse un sospetto provato, ho già detto ai genitori che chiederei l'intervento delle forze dell'ordine. Anche in aula.
Qualcuno ha reagito male, ma la gran parte è concorde». Via libera agli agenti, dunque, «con o senza cani: purché insieme si curi l'aspetto educativo».
All'Agnesi i controlli ci sono, «ma discreti: nelle aule e nei bagni non si fuma, e mercoledì, in consiglio d'istituto, abbiamo proposto di estendere il divieto al cortile.
La scuola deve tutelare la salute in tutti i modi». Ma la priorità resta l'educazione, «e il dialogo diretto con i ragazzi: "ho sentito dire questo, che vuoi fare?". Ci vuole, soprattutto, un rapporto di fiducia e rispetto».
Giovanni Gaglio, preside dell'istituto magistrale Agnesi