Corriere-Il ministro Moratti ottiene i fondi dall'anno prossimo al 2008
Il ministro Moratti ottiene i fondi dall'anno prossimo al 2008 Più di otto miliardi per far decollare la riforma della scuola "Atenei, incentivi solo a quelli con più laureati e occup...
Il ministro Moratti ottiene i fondi dall'anno prossimo al 2008
Più di otto miliardi per far decollare la riforma della scuola
"Atenei, incentivi solo a quelli con più laureati e occupazione"
ROMA - Otto miliardi e 320 milioni di euro in cinque anni, dal 2004 al 2008. Il governo questa mattina darà il segnale di luce verde al piano finanziario della riforma scolastica e al primo dei decreti di attuazione del progetto Moratti, quello relativo al primo ciclo di istruzione: infanzia (ex materna), primaria (ex elementare) e medie. La riforma della scuola dunque si rimette in moto, dopo una sosta forzata di tre mesi. Nonostante i tempi di vacche magre. E' un segnale forte, soprattutto per le scuole, dove l'incertezza sulle sorti della legge delega aveva bloccato le attività di formazione e aggiornamento dei docenti in vista delle novità che saranno introdotte solo parzialmente a partire da quest'anno e in modo organico dal 2004-2005.
Sarà lo stesso Berlusconi a sottolineare l'importanza di questo passaggio, partecipando alla conferenza stampa insieme al ministri dell'Istruzione e dell'Economia, subito dopo la riunione del governo. E' stato lo stesso premier l'artefice dell' intesa tra Letizia Moratti e Giulio Tremonti, che chiude un braccio di ferro durato mesi, non senza screzi. Ieri mattina il ministro Moratti ha avuto un ultimo e decisivo incontro con Berlusconi a palazzo Grazioli, da dove è partita la telefonata decisiva per il ministro dell'Economia.
Da una parte i dubbi di Tremonti sui costi effettivi della riforma, in tempi difficili per le finanze dello stato. Dall'altro la determinazione della Moratti nel sostenere l'attendibilità del proprio piano finanziario. Alla fine, quando ormai erano in molti a dubitare delle sorti di una riforma della scuola "globale", sono arrivati i sospirati 8320 milioni di euro. Il piano, secondo fonti non ufficiali, non indicherà l'importo degli stanziamenti anno per anno. Una soluzione che dovrebbe consentire al ministro Tremonti una certa elasticità nell'erogazione dei fondi.
Il decreto farà sentire i suoi effetti concreti - in particolare il maestro prevalente nelle elementari e la riorganizzazione degli orari - soltanto dal prossimo anno scolastico. In quello che sta iniziando sono previste solo alcune anticipazioni, come l'introduzione generalizzata dell'inglese e dell'informatica nelle prime due classi della primaria.
Al ministero dell'Istruzione intanto stanno mettendo a punto anche altri decreti. Sono già in fase avanzata quelli riguardanti la formazione professionale, la valutazione del sistema scolastico e la formazione universitaria dei docenti. E per quanto riguarda gli atenei, la Moratti ha ribadito la sua strategia che lega sovvenzioni a "produttività": "Gli incentivi andranno solo a quelle università che saranno in grado di raggiungere dei risultati: più laureati in tempi brevi e con maggiori possibilità di occupazione".