Corriere-Il know how del prof tra l'inglese e la riforma
Il know how del prof tra l'inglese e la riforma E sì, l'inglese è proprio importante. "Come fa un insegnante a migliorare il proprio "know how", così come suggerisce la riforma, senza sap...
Il know how del prof tra l'inglese e la riforma
E sì, l'inglese è proprio importante. "Come fa un insegnante a migliorare il proprio "know how", così come suggerisce la riforma, senza sapere che diavolo significhi?". Suvvia, le "indicazioni nazionali" allegate al decreto sulla scuola primaria e secondaria di primo grado sono scritte in italiano. È vero, è scappato un "know how". Ma all'esperto ministeriale, forse, deve essere apparso troppo banale scrivere "abilità". Dunque, nelle indicazioni nazionali, in chiusura del paragrafo riguardante il portfolio delle competenze individuali (la cartella dello studente), si suggerisce quanto segue. "È utile, infine, che la scuola secondaria di I° grado segua nel tempo, in collaborazione con i licei o gli istituti del secondo ciclo, l'evoluzione del percorso scolastico degli allievi per poter migliorare il proprio complessivo "know how" formativo e orientativo, e affinare, in base alla riflessione critica sull'esperienza compiuta, le proprie competenze professionali di intuizione e giudizio pedagogico e le proprie pratiche autovalutative". E già che siamo in argomento, il portfolio "è compilato e aggiornato dal docente coordinatore-tutor, in collaborazione con tutte le figure che si fanno carico dell'educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo, a partire dai genitori e dagli stessi studenti". Un bel compito, e qui la scuola scommette tutto sul suo "know how".