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Corriere-I sindacati: statali, il governo ci convochi o sarà sciopero generale

L'esecutivo studia l'allungamento del contratto da due a tre anni. Epifani: sul blocco decideremo insieme I sindacati: statali, il governo ci convochi o sarà sciopero generale Palazzo Chigi vuo...

06/05/2005
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Corriere della sera

L'esecutivo studia l'allungamento del contratto da due a tre anni. Epifani: sul blocco decideremo insieme

I sindacati: statali, il governo ci convochi o sarà sciopero generale

Palazzo Chigi vuole stringere i tempi, la discussione oggi al Consiglio dei ministri. Finora offerti 95 euro per il biennio 2004-2005

ROMA - In attesa che il governo trovi un'intesa al suo interno sul rinnovo dei contratti pubblici, Cgil, Cisl e Uil lanciano l'ultimatum: se la trattativa non partirà entro una settimana, ci saranno nuovi e pesanti scioperi. Quasi certamente uno sciopero generale di tutti i lavoratori. A favore del quale, ieri, a margine dell'assemblea dei delegati del pubblico impiego, si è espresso esplicitamente il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani. Ma anche la Cisl è su questa linea. "Siamo pronti a partecipare a tutte le forme di lotta comuni che saranno necessarie", ha detto il leader dei metalmeccanici Cisl, Giorgio Caprioli. I segretari della Cisl, Savino Pezzotta, e della Uil, Luigi Angeletti, hanno insistito sul fatto che il rinnovo dei contratti pubblici "è una questione politicamente decisiva per il sindacato", che quindi userà tutte le armi a sua disposizione. Non a caso la Uil pensa a iniziative mirate, come per esempio il blocco dell'Agenzia delle Entrate nel periodo di presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Annunciano dure iniziative anche Ugl, Confsal e Cisal. È probabile che oggi nel Consiglio dei ministri si discuta della vertenza. Anche perché il ministro della Funzione pubblica, Mario Baccini, con una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha chiesto un chiarimento con il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, al fine di trovare risorse aggiuntive per rinnovare il contratto che interessa circa tre milioni e mezzo di lavoratori e che è scaduto da oltre 16 mesi. Subito dopo potrebbe partire la convocazione perché comunque l'orientamento di Palazzo Chigi sarebbe quello di chiudere presto la partita.
Finora il governo ha offerto un incremento medio di 95 euro per il biennio 2004-2005, ritenuto insufficiente dai sindacati. Ma lavorando sulla decorrenza delle tranche di aumento si potrebbe arrivare vicino ai 100 euro. Del resto, proprio la Trimestrale di cassa presentata di recente dal governo ipotizza lo slittamento al 2006 del contratto e ieri la Corte dei Conti, in un documento presentato nel corso di un'audizione alla Camera, sottolinea che, senza questo rinvio il deficit pubblico salirebbe nel 2005 al 3,7%. I tecnici del governo stanno lavorando anche a un'ipotesi di allungamento della durata del contratto, da 2 a 3 anni, il che eviterebbe di ritrovarsi il 31 dicembre con i contratti di nuovo scaduti e con la necessità di prevedere nella prossima Finanziaria (e quindi nel Dpef in preparazione) le risorse aggiuntive. Ma i sindacati sono contrari.

Enrico Marro


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