Corriere: I giovani: «Bella la scienza ma non serve e non aiuta»
Le risposte che emergono da un'indagine condotta dal Cnr sono interessanti e preoccupanti
di GIOVANNI CAPRARA
Che cosa interessa di più ai giovani della scienza? E come vedono la scienza e il mestiere di scienziato? Le risposte che emergono da un'indagine condotta dal Cnr a cura di Adriana Valente e Loredana Cerbara, sono interessanti e preoccupanti. Gli argomenti che appassionano maggiormente i ragazzi sono tre: lo spazio, la clonazione e gli studi sul cervello. La scelta non stupisce perché sono le tre aree più effervescenti dalle quali zampillano risultati frequenti e aprono visioni da fantascienza. Le note dolenti arrivano dopo. Intanto non hanno molta fiducia sulla possibilità che la ricerca possa aiutare a risolvere i problemi quotidiani come l'inquinamento: c'è solo un po' di fiducia sulle applicazioni della robotica. Ma quello che si rivela davvero gravissimo è l'assoluta sfiducia che la scienza possa aiutare a trovare un lavoro, diventi una professione. Anche se la maggioranza vorrebbe fare il ricercatore (63,8 per cento ) in realtà non si impegna perché è una professione «poco pagata» e di bassissimo prestigio.
Tutto ciò non è casuale ed è lo specchio del disinteresse che il nostro Paese rivolge alla scienza sia nel privato che nel pubblico. Nessuno la propone per il futuro personale o del Paese. Sarebbe interessante sapere se Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca intende far cambiare opinione ai ragazzi e, soprattutto, in che modo.