Corriere Fiorentino: Proteste contro il ministro Gelmini. La preside vieta striscioni e volantini
La dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Calenzano ha inviato una circolare al personale docente. Venerdì sit-in dei genitori davanti alla scuola
Dopo l’Emilia Romagna, anche in Toscana un dirigente scolastico si «attiva» contro le proteste per l’operato del ministro Mariastella Gelmini. Come riportano alcuni quotidiani locali la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Calenzano (9 scuole, materne e medie) ha inviato una circolare al personale docente e Ata in cui comunica che è «categoricamente vietata qualunque esternazione tesa a dequalificare la figura del ministro dell’Istruzione».
SIT-IN DEI GENITORI - Venerdì, alle 12.30, davanti all’istituto, è in programma un sit-in promosso dal comitato genitori. Fabio Dragoni, presidente del comitato, spiega che «la mobilitazione è partita perchè, dopo i tagli, sono 50 ad esempio le famiglie che rischiano di rimanere escluse dal tempo pieno». Nei giorni scorsi, in segno di protesta, erano stati appesi dei grembiuli sui cancelli dell’istituto: e proprio nella circolare si fa riferimento «ai grembiuli appesi, volantinaggio, disegni e striscioni» e si invitano i collaboratori scolastici a «controllare e provvedere immediatamente a rimuovere tutto ciò che sarà appeso alla recinzione della scuola». In caso contrario la dirigente aggiunge che si vedrà «costretta ad avviare regolare provvedimento disciplinare».
«NON STO NE' CON, NE' CONTRO IL MINISTRO» - Per Alessandro Rapezzi, segretario della Flc Cgil di Firenze «è una cosa grave: con la circolare della preside ci si preoccupa dell’immagine e non dei problemi veri». Secondo le dichiarazioni riportate da un quotidiano la dirigente ha spiegato: «Non sto nè con nè contro il ministro, ma non accetto che si dequalifichi l’immagine della scuola». E ancora: «Per me tutti possono manifestare, io tutelo però i bambini. Il cancello è di competenza della scuola e faccio sempre levare pubblicità e annunci di ripetizione. I genitori hanno detto che avrebbero anche sigillato simbolicamente i cancelli con dei nastri e io non posso permetterlo, sarebbe uno shock per i bambini più piccoli».
10 giugno 2010