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Corriere: Finiscono i fondi del ministero Stop alle lezioni di recupero. Varese «C'è una sola alternativa: non pagare i professori»

Il liceo scientifico «Vittorio Sereni» di Luino: per mancanza di fondi il preside ha dovuto sospendere i corsi di recupero per i 900 studenti

19/03/2009
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Corriere della sera

VARESE — Finiscono i soldi nelle casse della scuola. E il preside si trova di fronte a un bivio, che sintetizza così: «Pago gli stipendi ai supplenti temporanei, o sospendo i corsi di recupero?».
Prima di decidere, il dirigente del liceo scientifico «Vittorio Sereni» di Luino, Emilio Rossi, chiede un parere ai sindacati. Risultato: le supplenze non si toccano. «La Rsu hanno osservato che sarebbe interruzione di pubblico servizio — spiega il dirigente — e sarebbe persino un reato penale». Dunque, è toccato ai corsi di recupero. Lunedì scorso sono partite le lettere a tutte le famiglie dei 900 studenti. L'inizio è da brivido: «A causa della indisponibilità di finanziamenti, non stanziati dal ministero, nei prossimi mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, non sarà possibile pagare gli stipendi ai supplenti».
La scuola aveva scritto al ministero ma non ha avuto risposta e osserva di essere creditrice per oltre 100mila euro. «Il dirigente scolastico — recita ancora la missiva — sentito il parere delle rappresentanze sindacali, ritiene di dover sospendere i corsi di recupero in atto, a partire da domani, martedì 17 marzo, fino a nuovo ordine. Il corrispettivo — conclude la nota inviata alla famiglie — permetterà il parziale pagamento degli stipendi ai docenti supplenti a carico del bilancio della scuola».
Il liceo di Luino è una delle prime scuole a ricorrere a rimedi così estremi, diversi dirigenti infatti avevano finora ne avevano annunciato la riduzione. Il risparmio c'è, ma a che prezzo? I corsi sono effettuati dai docenti stessi e costano alla scuola, mediamente, 50 euro lorde all'ora. Di più: la scuola non pagherà nemmeno le indennità ai prof, per le attività extra. Studenti, genitori e docenti hanno convocato una serie di assemblee.
«I genitori mi chiamano preoccupati — racconta il professor Rossi — mercoledì si terrà il consiglio di istituto per trovare una soluzione: qualcuno ha proposto di far pagare i corsi di recupero alle famiglie, altri hanno proposto di cambiare gli orari. Bloccare, cioè, l'attività didattica per una settimana per fare i corsi di recupero, facendo giostrare le ore tra i docenti, per non far aumentare i costi».
Roberto Rotondo «Al verde»


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