Corriere-"Esame internazionale per i futuri docenti"
Il ministro illustra agli scienziati il piano per rilanciare la nostra ricerca: distretti tecnologici università-impresa "Esame internazionale per i futuri docenti" Annuncio negli Usa ...
Il ministro illustra agli scienziati il piano per rilanciare la nostra ricerca: distretti tecnologici università-impresa
"Esame internazionale per i futuri docenti"
Annuncio negli Usa della Moratti: concorsi con professori stranieri di fama nelle commissioni
DAL NOSTRO INVIATO
WASHINGTON - Ventiquattro incontri in cinque giorni fra Boston, New York e Washington, dagli accordi di ricerca con Harvard e Mit all'intesa di ieri fra la Nasa e l'Agenzia spaziale italiana, un "tavolo di lavoro" per definire progetti condivisi. E infine l'incontro alla Casa Bianca con John Marburger, consigliere scientifico di Bush, "Stati Uniti e Italia stanno trasportando anche nella ricerca scientifica lo stesso clima di cooperazione che c'è a livello politico", sorride Letizia Moratti: "Lavoreremo a diversi livelli, agenzie federali, governi locali e università, per rafforzare la collaborazione con gli Usa e renderla più strutturata: scambio di ricercatori, progetti e laboratori comuni".
Certo, a parte il sole la giornata non è delle migliori, intorno alla Casa Bianca si vedono i check point come a Gerusalemme e perfino negli ascensori sono montate tv che rimandano le immagini della Cnn dall'Iraq. Ma nell'universo scientifico le cose paiono procedere meglio. Per Marburger il "nuovo approccio italiano" alla ricerca è "una benedizione", la Moratti sorride: "Ho trovato molto interesse per la nostra idea dei distretti tecnologici tra università e impresa e per la nuova strategia di ricerca italiana: non una scelta dirigista ma un processo partito dalle università che ha individuato alcune aree di eccellenza - nanoscienze, bioscienze, scienze informatiche - su cui concentrare le risorse".
In qualche modo l'"internazionalizzazione" riguarderà pure il nuovo concorso nazionale per professori associati e ordinari. A Manhattan, nella "Casa italiana Zerilli-Marimò" della New York University, Letizia Moratti ha incontrato gli scienziati italiani e risposto alle obiezioni di chi parlava di "provincialismo" dei nostri atenei. "Tornare al concorso nazionale non è una soluzione", osservava un ricercatore. Così il ministro ha anticipato una novità che farà discutere: "Il concorso nazionale sarà diverso da prima. Non solo stiamo lavorando a un testo che prevede standard di valutazione europei, ma per accedere alla lista di idoneità per ordinari e associati le commissioni di valutazione saranno composte anche da rappresentanti internazionali". La ricerca lavora in rete: "La fuga dei cervelli è un concetto superato. Piuttosto intendiamo trovare formule più flessibili per finanziare progetti di ricerca e collaborazioni con i nostri scienziati all'estero".
Del resto, considera il ministro, "su 17 mila pubblicazioni italiane registrate dal Science Citation Index , circa 6.400 sono svolte con colleghi di altri Paesi e un quarto di questi, circa 1.600, sono americani". L'idea di rafforzare i rapporti con gli Stati Uniti si spinge fino ai programmi di ricerca scientifica per gli studenti. Ieri pomeriggio la delegazione italiana, alla National Science Foundation , ha discusso un piano di scambio di universitari "undergraduate", i ragazzi del primo triennio: una sorta di Erasmus tra Usa e Italia.
Gian Guido Vecchi