Corriere-Esame di maturità, un salto nel futuro
riforma Esame di maturità, un salto nel futuro Il ministro Moratti lo aveva promesso: riforma dei cicli e subito dopo riordiniamo l'esame di maturità. Quello attuale, modello Berlinguer, ...
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Esame di maturità, un salto nel futuro
Il ministro Moratti lo aveva promesso: riforma dei cicli e subito dopo riordiniamo l'esame di maturità. Quello attuale, modello Berlinguer, pare non essere in sintonia con il nuovo sistema d'istruzione. Troppo poco spazio alla carriera dello studente (il credito) troppo alle prove d'esame. E come sarà la prossima maturità?
Mezzo milione di candidati anche quest'anno, i professori della classe nel ruolo di commissari, ancora un solo presidente a far da notaio. L'esame di maturità non cambia formula. Per ora. L'edizione 2003 potrebbe essere l'ultima. Il condizionale è d'obbligo: sulla carta c'è solo un'ipotesi, nulla di più. Ma negli intenti del ministro, si intravedono altri scenari. L'art.3 della legge delega annuncia: "l'esame di Stato conclusivo dei cicli considera e valuta le competenze acquisite dagli studenti nel corso e al termine del ciclo e si svolge su prove organizzate dalle commissioni d'esame e su prove predisposte e gestite dall'Istituto nazionale per la valutazione". Vale per la scuola di primo grado (medie inferiori) e per i licei e gli istituti professionali. Dunque, due prove scritte organizzate dai prof della scuola (tema e prova di indirizzo), e una terza prova gestita a livello nazionale che accerti le reali competenze. In più, una certificazione apposita, e facoltativa, sulle competenze linguistiche. La decisione della prestigiosa università Bocconi, di valutare nei test di ammissione non più il punteggio della maturità bensì la media dei voti degli ultimi tre anni, è un ulteriore contributo a modificare il "peso" del credito scolastico. Adesso il massimo è 20 punti, contro i 45 degli scritti e i 35 dell'orale. Si pensa almeno al doppio, considerando che la prova orale dovrebbe diventare facoltativa: integra il punteggio e perde quel ruolo determinante che ha oggi. Infine, c'è chi parla di ripristino dell'ammissione e non agli esami. (G.Tes.)