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Corriere: Energia, salute, tecnologia Così ci salverà il «nano»

Orizzonti Il manifesto ottimista di un futurologo

10/02/2008
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Corriere della sera

di RAY KURZWEIL

L ' ottimismo si trova nel territorio che sta tra la fiducia e la speranza. Ho fiducia che l'accelerazione e la portata sempre più ampia della tecnologia dell'informazione risolveranno nel prossimo ventennio i problemi che tormentano il mondo.
Prendiamo l'energia. Siamo immersi in un mare di energia (sulla terra ne cade una quantità diecimila volte superiore a quella che ci occorre per far fronte a tutte le nostre esigenze), ma non siamo molto bravi a catturarla. L'assemblaggio di macro oggetti partendo da una scala dimensionale piccolissima, consentito dalla nanotecnologia e controllato da computer paralleli, che sarà possibile tra una ventina di anni, cambierà questa situazione. Anche se si prevede che le nostre necessità di energia nel frattempo triplicheranno, riusciremo a catturare quello 0,0003 della luce solare necessario a soddisfare il nostro fabbisogno energetico senza dover ricorrere a combustibili fossili usando pannelli solari estremamente poco costosi, efficienti, leggeri, nano-costruiti, e immagazzineremo l'energia in celle a combustibile largamente diffuse (e quindi sicure).
Prendiamo in considerazione la salute. Da poco abbiamo gli strumenti per riprogrammare la biologia. Siamo ancora agli stadi iniziali, ma questo campo di ricerche sta beneficiando anch'esso dello sviluppo esponenziale nelle tecnologie dell'informazione. La quantità di dati genetici di cui abbiamo la sequenza raddoppia ogni anno e il costo, per ogni coppia di basi azotate, cala in proporzione. Il primo genoma è costato un miliardo di dollari. Il National Institutes of Health sta ora avviando un progetto per raccogliere un milione di genomi a 1000 dollari l'uno.Stiamo acquisendo gli strumenti per modellare, simulare, e riprogrammare il decorso delle malattie e dell'invecchiamento con sistemi informatizzati. Tra dieci anni queste tecnologie saranno 1000 volte più potenti di oggi, e il mondo sarà molto diverso per quel che riguarda la nostra capacità di fermare le malattie e l'invecchiamento.
Consideriamo il benessere economico. Il raddoppio annuo delle potenzialità della tecnologia dell'informazione e la sua diffusione stanno producendo un calo della povertà. Negli ultimi dieci anni il tasso di povertà in Asia, secondo la Banca Mondiale, è calato del 50 per cento grazie alla tecnologia dell'informazione, e ai ritmi attuali tra dieci anni diminuirà del 90 per cento. Tutti i paesi del mondo, anche quelli africani, in cui si sta verificando una rapida diffusione di Internet, ne sono investiti.
Bene, allora su che cosa sono ottimista (ma non necessariamente fiducioso)? Tutte queste tecnologie hanno dei risvolti preoccupanti per la nostra esistenza. Stiamo già convivendo con tante armi termonucleari da poter distruggere la vita di tutti i mammiferi del pianeta, armi che basta poco a far scoppiare. C'è anche una nuova minaccia per la nostra esistenza: la possibilità che un gruppo o un individuo con intenzioni distruttive riprogrammi un virus biologico in modo che sia più letale, più contagioso o, peggio ancora, che sia più insidioso (cioè con un periodo di incubazione più lungo, che ritardi la scoperta della sua diffusione) di quanto non sia mai avvenuto in passato. Una notizia confortante è che abbiamo gli strumenti per impostare un sistema di risposta rapido come quello che abbiamo per i virus informatici. Ci sono voluti cinque anni per tracciare la sequenza dell'HIV, ma ora possiamo sequenziare un virus in un giorno o due. L'interferenza dell'RNA può bloccare i virus, dato che i virus sono geni, anche se patologici. Il fondatore di Sun Microsystems, Bill Joy, e io abbiamo proposto di organizzare un sistema a risposta rapida che riesca a individuare un nuovo virus, a tracciarne la mappa, a predisporre una medicina RNAi (interferenza mediata da RNA), o un vaccino sicuro basato sull'antigene, e avviarne la produzione in pochi giorni. I metodi esistono, ma non c'è ancora un sistema a risposta rapida di questo tipo.
Sono quindi ottimista: nessuna catastrofe in vista, ce la caveremo. © Ray Kurzweil 2007(Traduzione di Maria Sepa) Raymond Kurzweil, scienziato e futurologo, è un teorico dell'intelligenza artificiale, del transumanesimo e della singolarità tecnologica


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