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Corriere: Emergenza debiti alle superiori. Fioroni conferma: meglio gli esami a settembre

Debole in matematica uno studente su 2

01/08/2007
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Corriere della sera

ROMA — Il 44 per cento degli studenti delle superiori, quasi uno su due, ha un «debito » in matematica. La dimensione dell'insuccesso in questa materia, che non trova eguali nelle altre discipline, è identica in tutto il Paese (44,8 al Nord, 43,2 al Sud, 44,4 al centro e 43,9 nelle isole), riguarda tutti gli indirizzi (dal 51,6 per cento dello scientifico al 41,2 dei professionali) e influenza in modo pesante la scelta dell'università dove alcune facoltà scientifiche rischiano l'estinzione.
Per il ministro Fioroni basta e avanza per dichiarare lo stato di emergenza formativa. Al punto da pensare di introdurre una verifica dei debiti, di qualsiasi materia, a settembre, una sorta di esame di riparazione.
Che nel rapporto con i numeri gli studenti italiani arrancassero dietro i coetanei dei Paesi sviluppati era noto da tempo grazie ai rapporti Ocse. Gli ultimi dati sugli scrutini devono aver convinto il responsabile dell'istruzione che è venuto il momento di agire. «Insedierò un comitato formato da docenti delle superiori e dell'università — ha annunciato Fioroni — per avere, nel giro di tre mesi, una proposta per superare l'emergenza. Dobbiamo far appassionare i ragazzi allo studio della matematica».
Non sarà facile con una materia complessa e noiosa. Ma la direzione è quella giusta. La pensa così anche Italo Mazzitelli, astrofisico del Cnr. Nei primi anni 60 all'istituto tecnico «Fermi» di Roma, indirizzo fisica nucleare, andava piuttosto male. Poi ha scoperto che la matematica serviva per studiare la fisica ed è cambiato tutto. La routine dei numeri all'improvviso è diventata interessante. Mazzitelli ha un suggerimento da dare ai prof: «Abbandonate la vecchia menta-lità, utilizzate anche dei buoni testi di divulgazione. Sul mercato ne esistono diversi. Le vostre lezioni non saranno più noiose». Per Carlo Sbordone, ex presidente dell'Unione matematica italiana, esiste anche un problema di preparazione dei docenti. Nelle scuole medie — passaggio decisivo per l'apprendimento della materia — la maggior parte dei prof, con laurea in Biologia, durante gli studi universitari ha sostenuto un solo esame nella disciplina e forse ha scelto l'insegnamento come ripiego.
Il panorama dell'insegnamento delle scienze non è confortante, ma per fortuna non mancano i talenti. Stamani rientrerà da Hanoi, dove si sono appena concluse le quarantottesime olimpiadi di Matematica, Pietro Vertechi, laureatosi campione nazionale pochi mesi fa. Prima liceo classico al «Dante» di Roma, Pietro è quarto nella classifica individuale. La squadra italiana si è piazzata al ventunesimo posto, superando tutti i Paesi dell'Unione tranne la Germania.
I debiti scolastici non riguardano solo la matematica. Il 41 per cento dei promossi ne trascina uno. Ne viene recuperato non più del 25 per cento perché solo il 60 per cento dei ragazzi frequenta dei corsi e di questi appena il 40 lo fa con successo. Risultato: tre studenti su quattro arrivano alla maturità con delle lacune da colmare. Di qui il progetto del ministro di reintrodurre a settembre dei momenti di verifica.


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