Corriere-Elementari, con la riforma torna il maestro prevalente
Elementari, con la riforma torna il maestro Il progetto Moratti prevede un "insegnante prevalente", responsabile della formazione dei bimbi ROMA - Torna il maestro alle elementari, arriv...
Elementari, con la riforma torna il maestro
Il progetto Moratti prevede un "insegnante prevalente", responsabile della formazione dei bimbi
ROMA - Torna il maestro alle elementari, arriva l'orario flessibile, vengono aperti i laboratori didattici. Sono i tre pilastri della riforma voluta dalla Moratti per la scuola materna ed elementare. La bozza è stata preparata da una commissione di pedagogisti; adesso dovrà essere sottoposta al giudizio dei docenti e del Consiglio nazionale della pubblica istruzione. Le novità dovrebbero entrare in vigore dal 2003. Ma, se i tempi lo consentiranno, alcuni aspetti saranno sperimentati già a partire dal prossimo autunno. Viene annullato il ruolo dei tre maestri, mentre acquista importanza uno solo, il cosiddetto "maestro prevalente", responsabile della formazione del bambino. Nei primi tre anni di scuola sarà il punto di riferimento fondamentale del giovane studente e dei genitori. Cambia la gestione degli orari scolastici, finora ridotti all'alternativa fra tempo pieno e tempo normale: sarà più flessibile, in modo da poter coprire una maggiore gamma di esigenze delle famiglie e dei bambini. Infine i "laboratori" (inglese, teatro, informatica e via dicendo), dove gli studenti impareranno attraverso l'esperienza.
MAESTRO PREVALENTE - Il "maestro prevalente" sarà la figura di riferimento dei primi tre anni delle elementar i. Nel quarto e quinto anno l'impiego di questa figura diventerà facoltativo: saranno cioè le singole scuole a decidere. Gli orari, anche per le delicate ricadute sul piano sindacale, non sono stati ancora definiti. Rispetto alle 30 ore settimanali il maestro prevalente potrebbe coprirne dalle 20 alle 21 in prima e dalle 16 alle 18 in seconda e terza. Il suo compito, in estrema sintesi, sarà quello di portare il bambino ad apprendere le competenze fondamentali: leggere, scrivere e far di conto. Le famiglie, diversamente da quanto accade oggi, dovranno tenere i contatti soprattutto con lui. Sarà infatti il docente prevalente ad assumere su di sé le maggiori responsabilità educative, compilando il portfolio , una vera e propria memoria scolastica dell'alunno, a orientarlo verso i "laboratori", a progettare il recupero di eventuali svantaggi o a valorizzare il bambino, quando presenta particolari qualità. Sarà, insomma, una sorta di tutor . Fra i suoi compiti ci sarà anche quello di personalizzare l'insegnamento.
TEMPO FLESSIBILE - Oggi alle elementari sono possibili due sole opzioni: tempo pieno e tempo normale. La proposta della Moratti prevede un orario flessibile, da un minimo di 27 ore a un massimo di quaranta, che corrisponde al tempo pieno con la mensa. Se una famiglia desidera utilizzare offerte formative esterne, sceglie il tempo minimo. Esiste comunque la possibilità, oggi negata, di decidere per uno, due o tre rientri pomeridiani. Stesso principio di flessibilità nella scuola dell'infanzia o materna. Oggi prevale il modulo orario di 1.300 ore annuali. Domani potrebbe diventare possibile per i genitori scegliere 1.000 o 1.600 ore. In situazioni particolari, attraverso convenzioni con gli enti locali, sarà possibile arrivare fino a 1.800 ore.
LABORATORI - Le ore non utilizzate dal maestro unico verranno trascorse nei laboratori. I bambini saranno divisi in piccoli gruppi. L'organizzazione sarà aperta: potranno cioè ritrovarsi insieme alunni con lo stesso livello di competenza anche se di diverse età. I laboratori cominceranno in prima elementare e proseguiranno, con gradualità, fino al quinto anno.
PORTFOLIO - Consentirà agli insegnanti di documentare la carriera scolastica dell'alunno, tutto ciò che il bambino sa fare nei vari momenti della sua crescita scolastica. All'interno del portfolio saranno anche conservati alcuni elaborati degli studenti.