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Corriere-E i prof devono "riciclare" le ore perse.

E i prof devono "riciclare" le ore perse. Un mese alla pensione. Tanto resta alle vecchie scuole elementari e medie che da settembre cambieranno anche il nome (primarie e secondarie), ma alle novit...

16/05/2004
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Corriere della sera

E i prof devono "riciclare" le ore perse.

Un mese alla pensione. Tanto resta alle vecchie scuole elementari e medie che da settembre cambieranno anche il nome (primarie e secondarie), ma alle novità molti istituti si stanno adeguando a fatica. Problemi di organizzazione alle elementari dove, in molti casi, non è ancora partita la formazione specifica per i tutor e dove i collegi dei docenti hanno deliberato il rifiuto dell'attuazione della riforma. Fra gli altri, gli istituti comprensivi di via Boccea e le scuole Casal del Marmo, Pirandello, XXV Aprile e Pietro Maffi. In quest'ultimo, sono state anche organizzate occupazioni pacifiche di genitori, insegnanti e alunni contro la riforma. Problemi di organici riguardano invece le medie, dove, oltre all'inglese, si insegnerà una seconda lingua comunitaria. Il primo intoppo è rappresentato dalle ore di lezione. In media la riforma prevede oltre 1 ora e mezzo in meno alla settimana di Lettere (Italiano, Storia e Geografia), 2 ore in meno di Educazione Tecnica che da tre ore scende a 1. In agitazione i docenti che, sulle 27 ore obbligatorie (prima erano 30), lavoreranno di meno. Si lamentano alcuni presidi che dicono di aver presentato ai genitori un'offerta formativa ben diversa da quella proposta dalla riforma, si adeguano altri che hanno già pensato a come utilizzare i docenti impegnandoli nelle attività facoltative. Anche se tra loro c'è chi spera ancora che la riforma non si attui, come il professor Vanni Piccolo, dirigente scolastico della scuola media Mazzini di via delle Carine, al Colosseo. Il motivo? "Il consiglio d'Istituto - dice - ha già deliberato un'offerta formativa rispetto alla quale i genitori hanno iscritto i loro figli. Se cambiamo il programma, offriamo loro una scuola che non hanno scelto. Abbiamo pensato a un corso di educazione stradale che dovrebbe tenere il professore di educazione tecnica nel corso delle sue ore, ma se la materia di riduce ad una sola ora sarà impossibile realizzarlo. E in quanto ai corsi facoltativi sono a discrezione del genitore che può anche scegliere di non farli seguire".
Le perplessità sulla riforma non preoccupano invece più di tanto la professoressa Saveria Di Ruzza, preside della scuola media Svevo di via Salvioli: "Ogni innovazione - dice - porta nella scuola momenti di panico che poi si superano, fu così anche nei primi anni Settanta con l'istituzione del tempo pieno. Il problema è la classe docente delle medie, più anziana rispetto a quella delle elementari e quindi meno propensa ai cambiamenti, che però si dovrà adeguare ad una certa flessibilità. Intanto l'organico per l'anno prossimo resta lo stesso, quindi i professori con meno ore come quelli di Italiano potranno realizzare laboratori facoltativi, e penso a corsi teatrali e di lettura, a laboratori linguistici e tecnici".

Anna Merola"


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