Corriere-Dall'Istituto di valutazione le nuove prove di maturità
Dall'Istituto di valutazione le nuove prove di maturità Chi e come misura l'efficienza e l'efficacia del sistema d'istruzione? Sul "chi" non ci sono più dubbi: l'Invalsi (acronimo bruttino che st...
Dall'Istituto di valutazione le nuove prove di maturità
Chi e come misura l'efficienza e l'efficacia del sistema d'istruzione? Sul "chi" non ci sono più dubbi: l'Invalsi (acronimo bruttino che sta per Istituto nazionale di valutazione) metterà le scuole di ogni ordine e grado sotto la lente di osservazione. Lo prevedeva l'articolo 3 della legge 53, ora arriva l'istituzione ufficiale e cambiano le regole del gioco. Invece sul "come" si misura la qualità della scuola, non tutto è chiarito. Anzi. Ma cosa farà l'Invalsi? Valuterà, è ovvio. Metterà i voti, darà le pagelle, stabilirà chi vale e quanto vale, metterà alla prova gli studenti per conoscere quanto e come hanno appreso, metterà alla prova maestri e professori per conoscere l'efficienza e l'efficacia del loro insegnamento, preparerà gli esami di Stato. Già, anche la maturità: l'Invalsi predisporrà le prove a carattere nazionale, anche l'attuale terza prova scritta. Non avverrà per questa tornata di esami, ma già dal prossimo anno scolastico le cose potrebbero cambiare. Quello che è quasi certo è che la valutazione dell'apprendimento degli studenti in italiano, matematica e scienze è obbligatoria dal 2005 per le classi seconde e quarte della scuola primaria e per le classi prime della scuola secondaria di primo grado. Nelle scuole, infatti, è già arrivata una nota che invita gli insegnanti a inserire nel Pof (il piano dell'offerta formativa di ogni scuola), l'argomento "valutazione di sistema", con tanto di nomina di un docente referente. Che spiegherà ai colleghi quest'altra mezza rivoluzione.