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Corriere-Cremona-Sei di destra o di sinistra?". Bufera per il test del Comune a scuola

questionario "indiscreto" "Sei di destra o di sinistra?". Bufera per il test del Comune a scuola CREMONA - Questione di privacy. Il consiglio d'istituto del liceo classico di Cremona Manin ha ...

29/04/2005
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Corriere della sera

questionario "indiscreto"
"Sei di destra o di sinistra?". Bufera per il test del Comune a scuola
CREMONA - Questione di privacy. Il consiglio d'istituto del liceo classico di Cremona Manin ha bocciato la distribuzione di un questionario preparato dal Comune. La decisione è stata confermata dal preside Pietro Bellisario. Molte le domande, la polemica è scoppiata soprattutto sui quesiti di "appartenenza politica". "Ti senti di estrema sinistra, sinistra, sinistra moderata, centrosinistra, centro, centrodestra, destra moderata, destra o estrema destra?". Su questo hanno puntato i piedi gli studenti, ma anche i genitori e gli insegnanti: dov'è la privacy? Le otto pagine del questionario, dal titolo "Ricerca-azione sulla percezione che hanno i giovani rispetto alla partecipazione", rientrano in un progetto più ampio chiamato "Giovani protagonisti per una comunità che cambia". Le risposte ai quesiti sono anonime, ma invitano a specificare la classe e il comune di residenza. Secondo l'assessore alla Politiche giovanili Celestina Villa (Rifondazione), il questionario doveva indagare le idee dei teenager del Duemila. Oltre alle domande sulle preferenze politiche, si chiedeva ai ragazzi quale fosse il reddito della famiglia e se avessero mai preso parte a manifestazioni politiche. Il presidente del consiglio d'istituto Giorgio Pennacchi alza la voce: "Si è avuta l'impressione che volessero fotografare politicamente le scuole: queste sono di sinistra e queste di destra".
La polemica finisce in consiglio comunale. Da Forza Italia è già partita un'interrogazione al sindaco Gian Carlo Corada: "Si ha la netta sensazione - recita il testo - che il vero obiettivo sia acquisire una mappatura culturale e socio-politica del mondo giovanile. È una violazione della privacy". Nella maggioranza, prevale la prudenza. Il presidente della commissione alle Politiche giovanili Roberto Galletti difende sia la decisione della scuola che l'iniziativa del questionario: "Voglio approfondire la questione. Certo è che se un istituto di ricerca prestigioso come lo Iard pone domande sulla collocazione politica dell'intervistato dov'è lo scandalo?". Oggi è attesa la risposta del sindaco.

Andrea Silla


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