Corriere-Con le pagelle dei presidi è tempo di autovalutazione

Con le pagelle dei presidi è tempo di autovalutazione.
Certo, il periodo non è dei più indicati. Chiusura dell'anno scolastico e apertura del prossimo ("si deve incominciare a lavorare adesso, altrimenti l'8 settembre, primo giorno di scuola, avrà un altro significato"). Ma tant'è, così vuole il Sivadis (acronimo bruttino che sta per sistema di valutazione dei dirigenti scolastici). Entro il 30 giugno i presidi devono darsi la pagella. Autovalutarsi, per essere pratici. Formulare un giudizio sul conseguimento degli obiettivi di miglioramento dell'offerta formativa da essi stessi individuati nella prima parte dell'anno scolastico, per essere rigorosi. Sono poco meno di 1500 presidi, quelli coinvolti nel progetto sperimentale Sivadis. Solo una prova, sospiro di sollievo. Ma bisogna comunque portarla a termine. I presidi hanno prima scelto gli obiettivi con i valutatori ministeriali, alla fine del primo quadrimestre. Adesso devono tirare le conclusioni: valutare se quegli obiettivi sono stati raggiuntigli. Cinque le aree di attività e ogni preside consegnerà il suo auto-giudizio al valutatore, che emetterà il verdetto (entro la metà settembre). I giudizi sono standard: "di eccellenza", "di apprezzamento" e "da migliorare". Ma l'esame non finisce qui. Seguiranno, fino a novembre, colloqui di "feed-back" con i valutatori. Dialogo sui risultati ottenuti. Cosa c'è in palio? La qualità della scuola e una manciata di euro. "Tanta sperimentazione per niente", dice un vecchio e navigato preside.