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Corriere-Certezze per la scuola

Supplenze e burocrazia CERTEZZE PER LA SCUOLA di GASPARE BARBIELLINI AMIDEI Sarà pure la Lombardia la prima a riaprire le scuole, ma esaurite tutte le formule tappabuchi, esausti i nonni,...

17/08/2005
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Corriere della sera

Supplenze e burocrazia
CERTEZZE PER LA SCUOLA
di GASPARE BARBIELLINI AMIDEI
Sarà pure la Lombardia la prima a riaprire le scuole, ma esaurite tutte le formule tappabuchi, esausti i nonni, spossati gli oratori, esperimentata la buona volontà di volontari e amministrazioni locali per le iniziative di vacanza-studio, quando mezza città non ha fatto ferie per niente restano troppi i giorni che ci separano dal 12 settembre, data di avvio spesso soltanto formale, per via del carosello delle cattedre. Soltanto la pubblica pedagogia fa finta che l'estate degli italiani sia restata la stessa. Sei milioni di persone in meno sono andate al mare e in montagna. Milano è ai primi posti della classifica negativa.
Il problema della gestione di tre mesi di buco si pone, non tanto come sbrigativo parcheggio che non si trova ma come spazio di crescita che viene privato di senso, climaticamente disagiato ed educativamente impoverito. Chi ne parla? La riforma, se c'è o se ci sarà nei fatti, ha nel tempo, pieno-non pieno, uno dei suoi cardini. C'è già stato un gran discutere e dividersi sui "tutor", ma reale "tutor" estivo di quasi metà dei ragazzi milanesi in almeno due mesi su tre della chiusura per ferie stanno diventando la strada, il cortile o la casa di un parente anziano.
Se l'inizio è comunque ancora lontano, che sia vero. Non mi avventuro in diagnosi premature sulla prospettiva burocratica, so che sono settimane importanti per chi deve inserirsi nel processo della produzione scolastica, graduatorie, assegnazioni, liste, posti, caselle, punti, nomi, so che ci sono molti incastri da far funzionare, diritti da rispettare, giovani lavoratori da non frustrare, so cosa voglia dire per chi insegna essere precario come docente e per chi apprende avere una scuola precaria come istituzione. So che c'è gente che non fa vacanze per lavorare nell'ex Provveditorato a sciogliere nodi. Ma mi auguro che quest'anno sia il migliore come avvio. Quando l'economia è in crisi e la gente è insoddisfatta, la normalità del metabolismo scolastico diventa uno stabilizzatore psicologico prezioso per le famiglie. Avere subito e con certezza di continuità il docente giusto al posto giusto è essenziale per genitori che tornano a fare la spola casa-scuola-ufficio-scuola-casa in un settembre dove di certo, fra bilancio privato e posto di lavoro, talvolta c'è poco d'altro.
Sarà bene offrire una macchina dell'istruzione oliata. Le amministrazioni locali possono integrare l'efficienza del rapporto famiglia-istruzione.


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