Corriere-Cappuccini e spremute aspettando il ministro
Torna la protesta a scuola. Il classico sceglie la più originale Cappuccini e spremute aspettando il ministro Sciopero della fame al Tasso: lotta sì ma anche dialogo Martina, 17 e "nemmen...
Torna la protesta a scuola. Il classico sceglie la più originale
Cappuccini e spremute aspettando il ministro
Sciopero della fame al Tasso: lotta sì ma anche dialogo
Martina, 17 e "nemmeno 50 chili", non mangia dalle 23 e 59 di domenica: è in sciopero della fame contro la riforma Moratti, il primo mai tentato da un liceo italiano. Con lei, decisi ad andare avanti sulla strada di Gandhi finché il ministro non accetterà di incontrarli, ci sono altri 22 studenti del glorioso Tasso di via Sicilia, in autogestione da mercoledì col consenso del preside e del consiglio d'Istituto. Ieri sera il ministero ha tentato la strada della mediazione, ma senza successo. Francesco, Jacopo, Sara, Vanessa, Maria e Teresa, i sei ragazzi "dell'oltranza", vanno avanti. É di nuovo protesta nelle scuole romane: sul Righi occupato contro l'intervento in Afghanistan pende una minaccia di sgombero proposta dal consiglio di istituto, il Mamiani sarà in autogestione fino a domani, con grave disappunto del preside. "Non ci fermeranno mai!" strilla il manifesto del Collettivo autonomo studentesco che invita domani all'Albertelli per un sit-in "contro la repressione", i tagli alla spesa sociale e gli "aumenti dei fondi per esercito e forze di polizia". Ma se i ragazzi del Tasso "sopravvivono" a cappuccini e spremute non è solo per la situazione internazionale. "La nostra non è una forma di protesta, ma di lotta e di dialogo" spiega pacato Francesco Radicioni, V ginnasio, primo firmatario della lettera spedita dal Comitato d'assemblea al "signor" ministro. "Dopo sei mesi di governo non ha mai detto chiaramente quali sono le sue intenzioni. Siamo preoccupati, vogliamo sapere cosa ha in mente di fare, per questo abbiamo deciso di agire prima che passino le sue riforme".
Agire, in tempi di autogestione (oggi e domani dalle 8 alle 19.30 con un'ora di pausa pranzo), vuol dire soprattutto parlare: di conflitto d'interessi e delle "leggi di Berlusconi", come è successo ieri pomeriggio in un'assemblea affollatissima, relatori l'eurodeputato di Forza Italia Antonio Tajani e Marco Rizzo dei Comunisti italiani. O di globalizzazione ed omosessualità, come sarà domani, ospiti il presidente di Arcigay Franco Grillini, Toni Negri, Daniele Capezzone, Ramon Mantovani. Dietro lo sriscione biancorosso, "Tasso contro la politica scolastica del governo", c'è chi gioca a pallone e chi risponde ai quiz per la patente, ma la maggior parte dei ragazzi ha tutta l'intenzione di trarre dall'esperienza dell'autogestione il massimo profitto intellettuale. In un'aula si studia il Corano, in un'altra una ragazza legge a voce alta un libro sullo zapatismo per quindici compagne che ascoltano in silenzio.
Nel pomeriggio il capo di gabinetto del ministro varca la soglia del liceo e invita i ragazzi a interrompere subito lo sciopero della fame. "Ci ha fatto andare al ministero promettendo un incontro con Letizia Moratti (ma la convocazione sarà smentita in serata, ndr). E invece abbiamo parlato col consigliere del consigliere" tira le somme Francesco, ideatore dello sciopero e capodelegazione, dopo l'incontro con Michele Piscitelli, collaboratore del consigliere per le politiche giovanili Francesco Vaccaro. "Non siamo soddisfatti, il digiuno continua. Anzi, contiamo su nuove adesioni". E i genitori, che dicono? "Sono preoccupati per la nostra salute, ma anche per la salute della democrazia". Alle 11 conferenza stampa davanti al Tasso e domani, davanti al ministero, spunteranno un gazebo e un tavolino per la raccolta delle firme.
Monica Guerzoni