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Corriere-Cani antidroga al liceo, protesta degli studenti

Cani antidroga al liceo, protesta degli studenti Agenti al Beccaria di Milano. I ragazzi del collettivo: il business del fumo è altrove e la marijuana non è pericolosa MILANO - Cani an...

30/10/2003
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Corriere della sera

Cani antidroga al liceo, protesta degli studenti

Agenti al Beccaria di Milano. I ragazzi del collettivo: il business del fumo è altrove e la marijuana non è pericolosa

MILANO - Cani antidroga a scuola. Alle 8 del mattino, mentre suona la campanella e qualche ritardatario corre disperato verso l'ingresso. Poliziotti al liceo Beccaria di via Linneo, a Milano, 1.200 studenti e 400 anni di storia. Un'azione rapida, quella di mercoledì 22 ottobre: venti minuti in tutto per controllare che nel liceo classico più vecchio di Milano non si faccia uso di fumo e marijuana. Venti minuti sotto gli occhi increduli dei ragazzi che ieri, a una settimana di distanza, hanno preparato un presidio davanti al commissariato di polizia di zona Fiera, in via Spinola. Per protestare contro le perquisizioni tra i banchi. Per gridare i loro slogan e mostrare, a pantaloni calati, la scritta "antiproibizionisti!".
Un gruppetto di alcune decine di studenti. Per nulla preoccupati della pioggia battente. Pronti a dimostrare il loro dissenso contro "il blitz antidroga del 22 ottobre". Già, perché è ancora droga che si parla. Di cannabis e di legalizzazione, di rischi e di traffico di stupefacenti in classe. Tra minorenni.
"Ma il business delle droghe si nasconde in altri ambienti - replicano i ragazzi del collettivo del Beccaria -. Perché la marijuana, poi, non è pericolosa come una droga vera, non dà dipendenza e ha valore terapeutico". Nessuno, però, dichiara di fare uso di stupefacenti. "Al Beccaria - dice Alberto, rappresentante degli studenti in consiglio di istituto - non ci sono problemi di droga. E, soprattutto, non c'è traffico. Nemmeno le sigarette si possono fumare, visto che il cortile è inagibile per i lavori di ristrutturazione".
Eppure i controlli, come in tanti altri istituti superiori milanesi, sono scattati. "È questo che contestiamo - continuano i "beccarioti" -. Se vuoi disincentivare l'uso del fumo lo fai informando, non con le intimidazioni".
No alla polizia a scuola, dunque. Se ne è discusso anche martedì pomeriggio, alla fine delle lezioni. "Non vogliamo vedere più sbirri - continuano i ragazzi - , per nessun motivo; i licei sono luoghi di cultura, non covi di drogati e spacciatori".
C'è anche chi sostiene di avere visto, il giorno del "blitz", i poliziotti entrare nei bagni, perquisire il pianterreno del liceo, aggirarsi nei corridoi, nel bar. "C'è chi dice di averli notati nei locali della scuola, mentre altri negano", spiega Luciano Campagna, docente di italiano e latino. Ma il vicepreside, Franco Falchetti, spiega: "I poliziotti non si sono spinti oltre il portone di ingresso, sono rimasti sulla soglia. Noi docenti ce l'aspettavamo, dopo tutto quel parlare di droghe tra gli adolescenti, mentre i ragazzi si sono spaventati". Spaventati sì, ma pronti a reagire. Anche con l'arma della goliardia. Così ieri alcuni contestatori - sempre davanti al commissariato di via Spinola, controllati a vista da alcuni agenti - si sono fatti dipingere la scritta "antiproibizionisti!" sotto boxer e mutandine (lunga discussione sulla distribuzione delle lettere, su tempi e modi), per poi mostrarla al grido: "Davanti al Beccaria ci mandan polizia. Questa è la loro democrazia".
E già si pensa alle prossime mobilitazioni: oggi al Parini i ragazzi dei collettivi distribuiranno un questionario sulle droghe "per capire come la pensano veramente i ragazzi". Da metà novembre, poi, partiranno occupazioni e autogestioni, una quindicina in tutto, mentre a dicembre i ragazzi del Beccaria faranno partire la loro protesta ("un'autogestione organizzata al minimo dettaglio") in concomitanza con il "Cop nove", il vertice sull'ambiente che si terrà in Fiera ai primi di dicembre. "Una settimana di dibattiti per poi andare in corteo il sabato mattina, con tutti gli studenti della città".
Annachiara Sacchi


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