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Corriere-Basta con i diplomifici" Moratti frena i privatisti

Controlli e nuove norme per le scuole non statali "Basta con i diplomifici" Moratti frena i privatisti ROMA - Sono troppi e già questo è strano. Ma in più i privatisti che si prese...

09/04/2004
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Corriere della sera

Controlli e nuove norme per le scuole non statali

"Basta con i diplomifici" Moratti frena i privatisti

ROMA - Sono troppi e già questo è strano. Ma in più i privatisti che si presentano all'esame di Stato sono quasi sempre studenti modello. Con pagelle piene di otto. Così dotati da poter quasi sempre saltare un anno o due. Troppo bravi per essere veri. Dubbi che il ministro per l'Istruzione Letizia Moratti ha espresso per iscritto in sessanta pagine di relazione "sullo stato si attuazione della legge sulla parità scolastica". Con cui ha annunciato maggiori controlli sulle "storiche anomalie e irregolarità" riscontrate negli istituti parificati, in particolare quelli alternativi alle secondarie superiori statali. Accusati di essere dei diplomifici a getto continuo.
Sui banchi della maturità troppo spesso ci si arriva prendendo scorciatoie impossibili nella scuola pubblica. Tra i privatisti studiosissimi una categoria a parte è quella degli "ottisti". Ovvero quei candidati che promossi al quarto anno delle Superiori con un 8 in tutte le materie possono chiedere di essere ammessi all'esame di Stato "per merito". Per frenare l'invasione di questi "superbravi", si legge nel documento della Moratti, è allo studio uno strumento normativo adeguato che riveda i requisiti. Introducendo la regolare frequenza del corso di studi e il massimo dei voti in ogni materia negli ultimi due anni come requisito obbligatorio per potersi presentare alla maturità. Altra anomalia riscontrata negli istituti parificati è la "piramide rovesciata". Ovvero il curioso andamento delle iscrizioni. Il numero di alunni che frequentano le superiori gestite da privati balza da 11.476 iscritti al quarto anno ai 25.022 del quinto anno. Più del doppio. Spetterà agli uffici scolatici regionali negare la parità alle classi collaterali quando non vi sia stata frequenza negli anni precedenti. Ovvero nei casi di più anni "recuperati" in uno solo.
Nella sua relazione la Moratti si ripropone di adottare ulteriori misure "per conseguire la piena libertà dei genitori" di scegliere una scuola privata per i propri figli. Diritto che "soltanto le famiglie più abbienti finora possono esercitare". Bisogna quindi "porre le condizioni, anche finanziarie, per garantire gli alunni disabili e svantaggiati". Il bonus 2004 (50 milioni di euro in finanziaria) è importante ma ancora non basta, ribadisce il ministro dell'Istruzione, servono altre risorse.
Nell'anno scolastico 2002-2003, secondo i dati della relazione al Parlamento, il servizio di istruzione risulta erogato a 8.815.149 alunni di cui 7.765.189 delle scuole statali, 934.068 nelle 12.266 private paritarie (gestite nel 51,9 per cento dei casi da enti religiosi) e 115.892 nelle private non paritarie. La spesa pubblica per gli istituti privati nel 2003 è stata di 527.474.475 euro.
G. Ca.

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