Corriere-Baccini dribbla il blocco del pubblico impiego Assunti 9.229 insegnanti di religione. Il no Cgil
Baccini dribbla il blocco del pubblico impiego Assunti 9.229 insegnanti di religione. Il no Cgil Il primo atto del neo-ministro della Funzione pubblica scatena la polemica ROMA - Il governo ha...
Baccini dribbla il blocco del pubblico impiego Assunti 9.229 insegnanti di religione. Il no Cgil
Il primo atto del neo-ministro della Funzione pubblica scatena la polemica
ROMA - Il governo ha coperto il taglio delle tasse anche ricorrendo al blocco del turn over nel pubblico impiego, ma il primo atto del neoministro della Funzione pubblica, Mario Baccini, è stata l'assunzione di 9.229 insegnanti di religione. E subito si è scatenata la polemica, con la Cgil che minaccia ricorsi alla magistratura. È successo che ieri mattina il Consiglio dei ministri ha approvato su proposta di Baccini e del collega dell'Economia, Domenico Siniscalco, l'autorizzazione all'immissione in ruolo di 9.229 docenti per l'insegnamento della religione. Subito dopo - un comunicato della Funzione pubblica - sottolineava che si è trattato "del primo provvedimento del ministro" e che riguarda "i vincitori del concorso appena conclusosi". Poi, una nota del ministero dell'Istruzione aggiungeva che quella decisa ieri è solo una prima tranche di assunzioni "pari al 60% del contingente richiesto per il triennio: 15.366" insegnanti. E che "l'arruolamento dei docenti" è previsto dagli accordi conseguenti al Concordato tra Stato e Chiesa. Alla fine è intervenuto anche Palazzo Chigi per sottolineare che, oltre ad essere un atto dovuto, l'arrivo di quasi 10 mila nuovi insegnanti "non è in contraddizione con il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione" perché questo "non riguarda il personale scolastico". E che comunque non c'è una spesa in più perché si tratta di docenti "in servizio da tempo".
"Il provvedimento del ministro Baccini - ha replicato il segretario della Cgil-Scuola, Enrico Panini - è un atto inaccettabile contro il quale ci riserviamo di ricorrere alla magistratura per omissione in atti d'ufficio". Mentre vengono assunti gli insegnanti di religione, continua, è rimasta inattuata la legge che "fa obbligo al governo di coprire le decine di migliaia di posti vacanti" nelle materie obbligatorie, per esempio le lingue straniere. Intanto, su un altro fronte, protesta la Regione Calabria perché la Finanziaria non prevede la solita conferma al lavoro per i forestali (11 mila).