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Corriere-Appello di Prodi alla Cgil: ho bisogno di voi

Lungo incontro tra il leader dell'Unione e i vertici del sindacato. Direzione ds, D'Alema rilancia la competition con Rutelli Appello di Prodi alla Cgil: ho bisogno di voi Il Professore: al go...

24/06/2005
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Corriere della sera

Lungo incontro tra il leader dell'Unione e i vertici del sindacato. Direzione ds, D'Alema rilancia la competition con Rutelli
Appello di Prodi alla Cgil: ho bisogno di voi
Il Professore: al governo dovrò fare scelte forti. Epifani: primarie? Ognuno deciderà da sé, credo di sapere come
DAL NOSTRO INVIATO
SERRAVALLE PISTOIESE (Pistoia) - "Caro Guglielmo, sono io che ho bisogno anche di voi...": Romano Prodi, camicia sudata e maniche arrotolate, lo ripete due volte. Il Professore e Guglielmo Epifani sono chiusi da un'ora, assieme ad una trentina di dirigenti della Cgil, in una saletta dell'hotel "Lago Verde". Incontro rigorosamente riservato. Franco e diretto. Prodi spiega: "Ho bisogno di voi così come di tutte le forze sociali, perché, se mai arriverò a Palazzo Chigi, sarà inevitabile prendere decisioni forti per rimettere in moto il Paese". Aggiunge: "Sono pronto anche a intaccare interessi corporativi...". E allora, in quest'ottica, "la concertazione diventa scelta politica". La truppa dei sindacalisti non gli stacca gli occhi di dosso. Tocca a Epifani: "Romano, siamo pronti a dare il nostro contributo al programma, nel rispetto dei ruoli, ma sia chiaro che...". E via: "Il rapporto con la Cgil non potrà mai essere episodico e occasionale", a seconda delle convenienze, insomma, "ma continuo". E poi: "Basta liti nel centrosinistra, la vittoria elettorale è ancora da conquistare". E ancora: "Sì al risanamento, ma non deve gravare su chi in questi anni si è impoverito, ma su coloro che si sono arricchiti".
Finisce con Prodi aggrappato a un borsone di 20 chili: "Sono le proposte della Fondazione Di Vittorio, le porto a casa da leggere...". Epifani sorride: "Gli abbiamo infilato un bigliettino con gli auguri di buon viaggio per noi e per il Paese".
Il resto avviene in pubblico, nella cornice medievale della Rocca di Serravalle: cipressi, ulivi e 500 persone con le orecchie dritte. Palpabile la sintonia tra Prodi ed Epifani, intervistati da Giulio Anselmi, editorialista di Repubblica . Patti in vista? "No, solo l'inizio di un percorso" concedono i due. Un percorso che potrebbe già dare qualche frutto alle primarie, dove la Cgil (4 milioni e mezzo di iscritti) un ruolo lo giocherà. Epifani calibra le parole: "Noi non saremo in campo come organizzazione. I nostri iscritti sceglieranno in piena libertà...". Pausa: "Ma se dovessi fare pronostici, penso di sapere come voteranno...". Prodi annuisce: "Le primarie sono una cosa seria, bisogna essere pronti anche alle sorprese, non avrebbe senso che le associazioni facessero blocco". Poi l'economia. Il Professore esclude una politica in due tempi, prima il risanamento e poi lo sviluppo: "Le due azioni vanno condotte parallelamente, la situazione è disperata". Leggi da cambiare in caso di vittoria? "Da salvare c'è poco - sibila Prodi - comunque sulla scuola interverremo". Fine. Parte l'inno dell'Ulivo o di quello che è rimasto dell'Ulivo.

Francesco Alberti


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