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Corriere Adriatico: “Scuola, più attenzione ai docenti”

Snals e Cgil tornano ad affrontare la questione delle nomine dei precari Durissime le critiche anche alle scelte per la formazione serale

06/09/2007
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Corriere Adriatico

Cambio di dirigentiper la maggioranzadegli istitutiin provincia

MACERATA - La chiamano disoccupazione intellettuale ed i numeri e le situazioni sono impressionanti anche in realtà, come quella maceratese, non troppo colpita dalla recessione. Le convocazioni dei docenti precari per l’assegnazione delle supplenze annuali e degli spezzoni orari hanno fatto emergere la realtà della condizione del docente in provincia di Macerata. Cinquecento circa i convocati per la metà circa di incarichi, alcuni dei quali addirittura orari. Sfiora le duemila unità l’esercito dei giovani abilitati che ancora non riescono nemmeno ad avere un incarico orario e non è che improvvisamente ci sia stato un dimezzamento della popolazione scolastica, anzi. Diversi i motivi del caos. I tagli hanno portato a formare - specie sulla costa - classi da trenta studenti contro i 25-26 degli anni passati. La normativa cambia in continuazione con l’effetto che si arriva tardi alle nomine. Il personale dell’Ufficio scolastico è ridotto all’osso: l’organico prevede l’impiego di 50 persone e in servizio ce ne sono 19. In provincia la metà delle scuola ha visto il cambio dei dirigenti e questo comporta un periodo di rodaggio.

“Il caso visto l’altroieri si riproporrà per le nome del personale non docente mentre ci saranno altre chiamate degli insegnanti per coprire cattedre rimaste scoperte all’ultimo momento” rileva Giovanni Bonvecchi responsabile dello Snal scuola. “ In generale va detto che il 98% dei docenti è al suo posto, Certo quest’anno si è arrivati in ritardo rispetto agli anni scorsi e il particolare è dovuto alle disposizioni del ministero che variano in continuazione. Sono state tagliate molte ore di sostegno agli alunni diversamente abili e questo incide sulla qualità complessiva dell’offerta didattica nella scuola statale”.

“Un’altra incongruenza arriva dai corsi serali: a parole si punta sulla formazione permanente dei lavoratori ma alla fine si chiudono i corsi. Macerata ha 28 iscritti, altri 22 Tolentino e si attiva solo Civitanova con 31”.

I casi particolari: “ Il tempo pieno non si apre a Corridonia nonostante le richieste dei genitori e ci sono tensioni già in partenza di anno in alcune scuole. Un altro problema è la scarsità del personale ausiliario insufficiente”.

La conclusione di Bonvecchi: “ Nella metà delle scuole ( 34 su 64) c’è un nuovo dirigente così come è cambiato il vertice dell’ufficio scolastico provinciale: ci vuole rodaggio”.

Giampaolo Cingolani, responsabile del settore scuola della Cgil: “Il sotto organico dell’Ufficio scolastico provinciale è disastroso e produce effetti negativi anche sui docenti, a partire dalle nomine. Non riescono a gestire le situazioni”.

La Cgil tocca un tasto in particolare: “Quello che non è accettabile è quello che accade con i corsi serali: hanno chiuso Tolentino, Macerata e San Severino. Si tratta di lavoratori che con il titolo avrebbero una maggiore mobilità sociale, alla faccia della formazione per tutto l’arco della vita. Lasciano aperta solo Civitanova ma così si perdono tutti i lavoratori dell’entroterra e questo non può accadere”.

L.P.,


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