Corriere Adriatico - Più che mai precari

ravenna - Resta quanto mai precaria, a un mese e mezzo dall'inizio delle lezioni, la situazione dei precari. Chi si è visto superare in graduatoria da persone che, a suo avviso, avrebbero dovuto avere punteggi inferiori, è ancora in attesa di avere giustizia (e magari lavoro), mentre gli stessi insegnanti ai quali sono state assegnate supplenze temono la revoca dell'incarico in qualsiasi momento.Il Coordinamento dei precari di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna chiede chiarezza e certezze e denuncia di non avere ancora ottenuto nè l'una nè le altre. Un paio di settimane fa una delegazione del Coordinamento ha incontrato l'onorevole Gabriele Albonetti, che si è impegnato a farsi latore delle loro problematiche con i colleghi parlamentari che si occupano di scuola. Pochi giorni dopo c'è stato un nuovo incontro con il dirigente del Centro servizi amministrativi (ex Provveditorato) di Ravenna, dal quale però i precari dichiarano di non aver ricevuto risposte esaurienti.'A oltre un mese dall'assegnazione delle nomine per le supplenze a tempo determinato, che hanno interessato quest'anno circa 640 precari - affermano -, siamo tornati a parlare con il provveditore per verificare i controlli promessi nell'incontro precedente, a seguito della particolare situazione verificatasi in provincia durante l'estate. Dalla riunione è emerso che i controlli relativi ai punteggi, alle riserve e ai titoli conseguiti sono tuttora in corso a causa delle lentezze burocratiche'.Resta nebuloso quindi il presente e il futuro prossimo della categoria. Ciò su cui i precari ancora non riescono a vedere chiaro sono da un lato i criteri utilizzati per i controlli, dall'altro quali saranno le conseguenze di questi ultimi: vogliono sapere cioè cosa avverrà all'atto della pubblicazione delle graduatorie aggiornate (forse entro novembre, anche se il termine previsto era ottobre).Secondo l'accordo sul 'caso graduatorie' raggiunto ad un soffio dall'inizio dell'anno scolastico fra i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil e la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci, dopo gli errori rilevati sui punteggi di alcuni candidati, si era deciso di ricontrollare non solo le posizioni relative ai 5mila reclami presentati (450 a Ravenna), ma di tutti i precari presenti nelle graduatorie di terza fascia (30mila a livello regionale). Si prevedeva che entro ottobre potessero essere pubblicate le nuove graduatorie definitive in tutti i Csa della regione, e che, a quel punto, le nomine che fossero risultare illegittime sarebbero state immediatamente rettificate.Ma, insistono i precari, 'non è risultato chiaro se i controlli si stiano effettuando a campione o persona per persona, oppure se vengano considerati solo i ricorsi. Nè se infine sotto Natale gli insegnanti saranno costretti a cambiare sede, con grave disagio per gli alunni e per il sistema scolastico in genere'.Se il presente e il futuro immediato restano gravidi di incognite, non meno incerta si presenta la situazione nel medio termine: gli altri timori sui quali i precari reclamano attenzione riguardano 'la grave situazione che si sta delineando in previsione della messa a regime della Riforma della scuola, i tagli previsti nel settore nella Finanziaria 2005, il mancato rinnovo del contratto, le insufficienti immissioni in ruolo effettuate e previste, e la legge di riforma degli organici'.

e.d.m.