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Corriere: Accuse di Bossi alla Gelmini Berlusconi si schiera con lei

«Rilancia la scuola, bene il maestro unico». Sostegno anche da An

09/09/2008
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Corriere della sera

La responsabile dell'Istruzione: il mio lavoro parla per me Scelta pedagogica quella di un solo insegnante

ROMA — Finora si poteva parlare solo di «schermaglie». Ma da quando Umberto Bossi ha alzato il tono, e lo stesso ha fatto Silvio Berlusconi, il duello tra Lega e Pdl è diventato l'argomento del giorno nella maggioranza. Il leader del Carroccio aveva detto cose giudicate «eccessive» sulla Gelmini, apostrofandola come incompetente sulla scelta del maestro unico, e il presidente del Consiglio ha scelto di replicare con altrettanta forza. Così, approfittando del messaggio di auguri per l'inizio dell'anno scolastico, ha difeso a spada tratta l'operato del ministro del-l'Istruzione: «Si sta impegnando a fondo per rilanciare la scuola avendo come primo obiettivo quello di fornire agli studenti un'educazione di qualità ». Come dire, altroché incompetente. E, per essere più preciso, ha blindato tutte le scelte fatte finora dalla Gelmini, compresa quella contestata da Bossi: «L'educazione civica, il voto in condotta, il ritorno del voto al posto del giudizio, oltre al principio del maestro unico, che non farà certo venir meno il tempo pieno e che verrà affiancato dagli insegnanti per lo studio delle lingue straniere ».
A difendere la Gelmini è anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che definisce «saggia» la decisione del maestro unico «già presa dal Consiglio dei ministri». Mentre un altro esponente di An, come il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, parla di «ingenerose critiche di Bossi, frutto più di un problema di equilibri politici in Lombardia tra gli uomini di Forza Italia e quelli della Lega». Per Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia, «gli attacchi rivolti al ministro testimoniano in chi li rivolge il rischio di una deriva immobilista e conservatrice». Insomma, il Pdl fa quadrato attorno alla Gelmini. Che del resto si difende anche da sola. Il giorno prima aveva parlato di «confusione mentale di Bossi ». E ieri ribatte: «Parla per me il mio lavoro. La scuola elementare funzionava con i tre maestri e funzionerà con il maestro unico. Questa scelta risponde ad un'esigenza pedagogica.
Il bambino nei primi anni della scuola ha bisogno di avere nel maestro un punto di riferimento » Ma la scuola è solo uno dei punti di frizione tra il Pdl e il Carroccio. La vera posta in gioco è il federalismo, vale a dire la bandiera della Lega. Umberto Bossi vorrebbe sbandierarla già dal prossimo weekend, quando si ripeterà il rito dell'ampolla alle sorgenti del Po. In altre parole, il sogno padano è quello di ottenere il via libera al testo sul federalismo già giovedì, in un apposito Consiglio dei ministri. Roberto Maroni lancia un avvertimento: «Bossi ha fretta».


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