Coronavirus: avvio anno 2020/2021 con 200.000 precari
Sinopoli: nei prossimi giorni esprimeremo dissenso nei confronti ministero. Video.
(DIRE) “Ritengo molto grave che quasi a maggio ci sia questo livello di incertezza su come e quando riaprire le scuole. In questo c’è una sottovalutazione del Governo e una responsabilità evidente di chi dirige il ministero dell’Istruzione”.
Lo ha detto, durante un’intervista all’agenzia Dire, il segretario della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, che ritiene “indispensabile un approccio totalmente differente sia per la didattica a distanza che per le scelte da attuare per il prossimo anno scolastico”, e quindi “per le immissioni in ruolo”. Da questo punto di vista, “già avevamo problemi sullo svolgimento di questi concorsi senza la pandemia, ora è del tutto chiaro che la possibilità di avere questi docenti in cattedra da settembre non ci sia. Apriremo la scuola con 200.000 precari”.
Secondo Sinopoli la soluzione è l’immissione in ruolo in base ai titoli, quindi “un investimento straordinario per la formazione dei docenti che sia continuativa nel tempo. Il ministero afferma di voler valutare il merito, ma il quiz a crocette non valuta nulla. Tutto questo è molto banalizzante. Le persone che faranno questo concorso lavorano da anni nella scuola, quindi il messaggio secondo cui si vogliono selezionare i migliori è totalmente falso”. “Dal ministero inoltre - ha concluso il sindacalista - continua la deriva autocratica che non tiene conto delle relazioni sindacali e del punto di vista di chi ha tante cose da dire sul settore perché raggruppa in sé migliaia di lavoratori. Credo che nei prossimi giorni la scuola dovrà trovare il modo di esprimere il suo dissenso nei confronti di questa gestione”.