Contro il concorsone sfilano 15mila prof “Fermate questa truffa”
diversi coordinamenti di docenti precari provenienti da tutta Italia hanno sfilato, ieri pomeriggio, da piazza dell’Esquilino alla Bocca della Verità
SARA GRATTOGGI
--------------------------------------------------------------------------------
SOTTO la sigla “Precari Uniti contro i tagli”, i diversi coordinamenti di docenti precari provenienti da tutta Italia hanno sfilato, ieri pomeriggio, da piazza dell’Esquilino alla Bocca della Verità. Alla manifestazione hanno aderito anche l’Anief, i Cobas, la Flc-Cgil e l’Usb, oltre a Sel, Idv, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e ad alcune associazioni studentesche come l’Uds.
«Ci opponiamo a questo concorso-truffa perché siamo tutti già abilitati: alcuni hanno fatto il concorso nel ‘94, altri hanno fatto la Ssis (la vecchia scuola di specializzazione all’insegnamento ndr) che prevedeva l’ingresso a numero chiuso, un esame per ogni anno, tirocini e un esame di Stato finale abilitante. Era stata creata proprio perché si diceva che il concorso non forse un metodo di selezione adatto e ora è una beffa che la sostituiscano proprio con un concorso, che lederebbe i nostri diritti acquisiti in anni di insegnamento come supplenti» spiega Vittorio Di Maio, un precario romano. Fra cori e bandiere viola del Coordinamento precari scuola, i docenti hanno sfilato rivendicando «il diritto a essere assunti, dopo anni di precariato». Qualche minuto di polemica e tensione verbale con la polizia quando ha fatto capolino fra i cartelli indossati da alcuni docenti — che riproducevano copertine di libri modificate fra cui «L’uomo senza qualità» con il volto del ministro Profumo o “Gli indifferenti” con un immagine del Parlamento — un analogo manifesto con il viso del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sotto il titolo «La nausea» di J. P. Sartre. Le forze dell’ordine hanno intimato all’insegnante che lo indossava di toglierlo e alla fine il manifesto è stato rimosso