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Congresso Flc: Pantaleo, accordo rappresentanza ok, ma alcuni paletti

“Il testo unico sulla rappresentanza è sicuramente un passo avanti. Il dibattito acceso sull’intesa che è piombato sul congresso deve essere riportato a una sintesi che sia il più possibile condivisa”

11/04/2014
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Rassegna.it

“Il testo unico sulla rappresentanza è sicuramente un passo avanti. Il dibattito acceso sull’intesa che è piombato sul congresso deve essere riportato a una sintesi che sia il più possibile condivisa”, così Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil nel corso del suo intervento di apertura alle assise della categoria in svolgimento a Bagnoli. 

“Non aver fatto una discussione preventiva – ha detto – è stata una delle cause delle divisioni che sono emerse nello stesso percorso congressuale. Il metodo con cui si è giunti alla sottoscrizione del testo unico è stato giustamente criticato dall’intero Comitato direttivo della Cgil. Bisogna essere conseguenti rafforzando le regole democratiche nella nostra organizzazione e stabilendo che ci deve essere obbligatoriamente il mandato preventivo degli organismi dirigenti della Cgil per sottoscrivere accordi, i quali vanno poi sempre sottoposti al voto dei lavoratori”. Tra i passi avanti fatti segnare dall’intesa c’è quello di “avere stabilito che l’approvazione dei contratti nazionali avvenga con il doppio canale di misurazione della rappresentanza e voto certificato dei lavoratori” che rappresenta “una straordinaria conquista democratica sui posti di lavoro che può chiudere la fase degli accordi separati e della pratica impropria di controparti che si scelgono i sindacati con cui fare gli accordi”.
Per Pantaleo, la consultazione sul testo unico “deve essere vincolante per tutti”. Tuttavia, per il leader della Flc, ci sono dei punti del testo unico sui quali, in fase di applicazione dell’intesa, “bisognerà mettere dei paletti e assumere dei precisi orientamenti che tengano conto delle critiche e delle preoccupazioni emerse nei congressi e nella consultazione delle categorie”. 

“Le sanzioni – ha detto Pantaleo – non possono riguardare i delegati perché i loro diritti sono legati al voto dei lavoratori e non in capo alle organizzazioni sindacali. Anche gli accordi aziendali devono essere sottoposti al voto vincolante dei lavoratori. Nella fase transitoria, fino al rinnovo dei contratti, l’arbitrato deve essere attivato unicamente per evitare forzature nell’applicazione dell’intesa. Se si assume quella interpretazione del testo unico e quella linea di comportamento, sono certo che, oltre a rafforzare l’unità della Cgil, possiamo rendere ancora più forte l’intesa agli occhi dei lavoratori”. (si)


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