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Concorso riservato agli abilitati. La procedura sarà gestita con la legge del 1998: è rimasta inattuata la delega di riordino

Scuola. Al ministero si lavora alla stesura delle regole e dei requisiti per partecipare alla selezione di 11.892 insegnanti

26/08/2012
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Il Sole 24 Ore

Un concorso che avverrà con le regole pre-Fioroni e sarà sicuramente riservato agli abilitati (sia i circa 165mila iscritti nelle graduatorie a esaurimento, sia gli altri 20mila docenti abilitati ma non inseriti nelle Gae, graduatorie a esaurimento).
Anche se non è escluso che nelle prossime ore arrivino alcune "eccezioni". Fortemente richieste dai partiti. Il Pdl, ha spiegato la responsabile scuola Elena Centemero, punta a ottenere la possibilità di far partecipare "con riserva" al concorso per 11.892 cattedre, annunciato ieri dal ministero dell'Istruzione (Miur), anche i 20mila laureati che saranno ammessi a frequentare i Tfa, i Tirocini annuali abilitanti all'insegnamento a medie e superiori, che ora hanno terminato, tra le polemiche, le prove pre-selettive. C'è poi la responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi, che ha invitato il Miur a chiarire subito le procedure del concorso ed evitare scelte che potrebbero creare solo nuovo precariato.
Mentre si attende ancora solo il parere del Cun per conoscere la sorte dei docenti (non abilitati) con 36 mesi di servizio per i quali è allo studio un canale abilitativo "ad hoc" che li ammetterà direttamente alla frequenza del tirocinio formativo attivo (e con la possibilità quindi, se il Miur deciderà di aprire il cordone sugli ammessi ai Tfa, di partecipare anche loro "con riserva" al nuovo concorso).
Una serie di questioni che sono allo studio in queste ore dei tecnici di Viale Trastevere, alle prese con la stesura del bando che uscirà il prossimo 24 settembre, e che, di fatto, sbloccherà i concorsi nella scuola fermi ormai da 13 anni (l'ultimo corso-concorso risale infatti al 1999). Ma non mancano le pressioni (anche sindacali: Massimo Di Menna, della Uil Scuola, ha chiesto un incontro urgente al ministro Profumo), e soprattutto si dovrà gestire l'intera procedura concorsuale con una legge datata 1998 (in attesa del riordino delle procedure di reclutamento attraverso la delega Fioroni, finora mai esercitata).
Molta attenzione si sta dando, soprattutto, all'individuazione dei requisiti di accesso al concorso, per evitare di dover poi gestire un vero e proprio esercito di aspiranti candidati (e di potenziali ricorsi).
Il nuovo concorso sarà comunque una "fase due" rispetto ai 21.112 docenti precari che saranno stabilizzati il prossimo 1° settembre. Infatti, riguarderà la programmazione del fabbisogno di insegnanti per l'anno scolastico 2013/2014, rispettando, cioè, il piano triennale di assunzioni varato dal precedente Governo (Gelmini-Tremonti) nel 2011. Al 2013/2014, secondo le stime del Miur, si libereranno circa 24mila posti di professori che, viste le regole attuali, saranno coperti per metà dal concorso (gli 11.892 posti, appunto), e per l'altra metà attingendo dalle graduatorie. A differenza delle 21.112 stabilizzazioni autorizzate dal Cdm di venerdì, che stanno avvenendo in questi giorni e prevalentemente pescando dalle Gae (e in casi limitati dalle graduatorie non esaurite del concorso del 1999) visto che non si indicevano (fino adesso) più procedure concorsuali.
Con l'arrivo del nuovo concorso quindi (che punta a svecchiare l'età media dei docenti nella scuola, oscillante intorno ai 50 anni) i precari iscritti alle graduatorie ne trarranno un doppio vantaggio, ha ricordato Francesco Scrima (Cisl Scuola): «Potranno cioè partecipare al concorso e poi sperare di essere pescati dal contingente di stabilizzazioni che saranno fatte attingendo dalle Gae». Esaurito poi questo piano triennale di assunzioni (con l'espletamento del nuovo concorso) e decollato il sistema di formazione dei docenti tramite il Tfa, toccherà poi a un concorso successivo – che sarà bandito entro maggio 2013 – e al nuovo sistema di reclutamento (su cui sta lavorando il Miur) programmare le future assunzioni di docenti nella scuola. Immaginando, a regime, una programmazione biennale del fabbisogno di docenti e una cadenza biennale delle assunzioni da fare tramite concorsi. Il concorso che partirà a fine ottobre con la prova selettiva (interamente "telematizzata", si veda l'altro servizio in pagina) verrà fatto utilizzando, molto probabilmente, le vecchie classi di concorso. A gennaio si svolgerà la prova scritta (di verifica delle competenze disciplinari) e poi l'orale, dove sarà inserita anche la simulazione di una lezione per verificare l'abilità didattica del candidato. Si punta ad assumere i vincitori entro il 1° settembre 2013.
Docenti a parte, resta ancora in piedi il nodo Ata, il personale amministrativo (a settembre dovevano scattare 7mila assunzioni, per ora bloccate per effetto della spending review). Domani ci sarà un incontro al Miur e «chiederemo numeri e certezze», ha detto Domenico Pantaleo (Flc-Cgil).
 

Claudio Tucci

 


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