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Concorso, rettifiche ai primi errori

Il ministero ha riscritto integralmente il programma di matematica. Ma non è finita. Troppi candidati, potrebbero mancare le aule infomatiche

16/10/2012
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ItaliaOggi

Mario D'Adamo

 laboratori di informatica a disposizione e le relative postazioni potrebbero non essere sufficienti a consentire lo svolgimento della preselezione di tutti i docenti, che al ministero si prevede presenteranno domanda di partecipazione al concorso appena indetto a 11.542 posti e cattedre di insegnamento.

Potrebbero, anzi, essere molti di più, visto l'andamento delle domande on line inserite nell'arco delle prime quarantott'ore dall'apertura il 6 ottobre scorso delle iscrizioni, primo week end di ottobre, quando ben 15.374 docenti avevano inserito a sistema le loro domande di partecipazione e di questi 7.344 le avevano già inoltrate. A ieri erano quasi cinquantamila. A fornire i primi dati sul numero delle domande di partecipazione e a darvi ufficialità è stata in un'intervista radiofonica Lucrezia Stellacci, capo dipartimento per l'istruzione. Se è così, bisognerà reperire in fretta altri laboratori di informatica e altre postazioni. Nell'incontro dell'8 ottobre, infatti, con le organizzazioni sindacali i rappresentanti ministeriali hanno fatto presente che i laboratori disponibili, in tutto 7000, possono ospitare solo 104mila concorrenti. Intanto al ministero ci si affretta a usare la matita rossa per correggere gli errori del bando, errori materiali stando all'avviso del 6 ottobre scorso. E così, il direttore generale Luigi Chiappetta con decreto n. 85 dell'8 ottobre scorso, gazzetta ufficiale n. 79 di martedì 9, ha provveduto a sostituire interamente il programma d'esame di matematica relativo all'ambito disciplinare 8, classi di concorso A047 (matematica nei licei e nel biennio degli istituti tecnici e professionali) e A049 (matematica e fisica nei licei, negli istituti tecnici e professionali). Che nel vecchio programma di matematica, quello approvato insieme agli altri delle altre classi di concorso, decreto n. 80 del 21 settembre scorso, ci fossero solo errori materiali da correggere, i dubbi sono tuttavia leciti.

La nuova versione, infatti, se ha eliminato, chiamiamoli così, piccoli incidenti sintattici, ha anche aggiunto parti programmatiche significative, gli elementi di topologia e le proprietà delle funzioni continue e derivabili sono due di queste, e riscritto intere parti, non senza togliere contenuti, come, ad esempio, il riferimento alle «equazioni diofantee», riferimento che non era presente nei programmi del 1998 e che è stato rapidamente cancellato anche dai nuovi. I quali, per restare sul fronte degli errori materiali, ne contengono a loro volta: la parola superficie, declinata al singolare in due periodi, non si accorda né con gli aggettivi al plurale che la seguono, quinto capoverso, né con la preposizione plurale che la precede, sesto capoverso. C'è spazio, dunque, per un altro decreto di rettifica di errori materiali. Il decreto n. 85, poi, corregge altri errori. Nelle avvertenze generali, quinto capoverso dell'ottavo paragrafo, ci si era dimenticati di precisare che la prova orale per ciascuno degli ambiti disciplinari, scuole secondarie di primo e di secondo grado, di educazione artistica, fisica e di lingue straniere sarà unica. Essa continuerà a esserlo, grazie all'integrazione che Luigi Chiappetta ha introdotto con il suo decreto. Il quale rimedia anche a un'altra omissione, più formale che sostanziale. Il bando di settembre, infatti, articolo 8, comma 2, aveva dimenticato di aggiungere a italiano anche la storia e la geografia per qualificare la prova scritta che i candidati a cattedre di insegnamento di lettere dovranno sostenere, ambiti disciplinari 4 e 9. Anche qui le cose sono state aggiustate.

Era rimasto qualche dubbio sul limite d'età per partecipare al concorso, giacché nel bando si fa riferimento al regolamento numero 487 del 1994 che lo prevede, ma nell'incontro dell'8 ottobre i rappresentanti ministeriali hanno ribadito che i limiti d'età sono stati cancellati dalla riforma Bassanini del 1997, legge 127, alla quale il bando fa anche riferimento. E infine buone notizie, i posti aumentano di 158 unità: anche la Val d'Aosta e il Trentino hanno indetto propri concorsi, rispettivamente, per 65 e 93 posti e cattedre di insegnamento.

 


 


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