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Concorso prof, record di bocciati, «Anni di studio buttati via»

I risultati provvisori pubblicati dagli uffici scolastici regionali sembrano bollettini di guerra. Gli insegnanti di sostegno i più bocciati. Ma soffrono anche gli specialisti dell’italiano per stranieri, i tecnici di laboratorio, gli insegnanti di arte e disegno. La protesta dei docenti lombardi potrebbe allargarsi a macchia d’olio

14/07/2016
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Corriere della sera

Dalla Lombardia alla Campania, dalle specialità letterarie a quelle scientifiche: è record di bocciati al concorsone per prof. Anche se non ci sono ancora i risultati ufficiali su tutto il territorio nazionale, i resoconti che iniziano ad arrivare dagli uffici scolastici regionali assomigliano a bollettini di guerra. In Emilia Romagna, su 37 candidati per i laboratori di scienze e tecnologie meccaniche, sono stati ammessi agli orali solo in 16. Facile intuire che gran parte dei 66 posti disponibili dovrà essere coperto con i supplenti. Sempre in Emilia, per la AD01, la classe di concorso che raggruppa arte e immagine e disegno e storia dell’arte, alle superiori, sono stati ammessi alla prova orale 30 candidati su 121 partecipanti, mentre le cattedre a disposizione sono 82. Qualora tutti e 30 gli ammessi alla prova orale la superassero, pertanto, rimarrebbero comunque scoperte 52 cattedre.

Tecnici e laboratori scoperti

In Lombardia, su 68 iscritti alla prima prova per accedere alla classe B12- Laboratorio di scienze e tecnologie chimiche e microbiologiche- solo 7 candidati l’hanno superata: ci sono 51 posti a bando. In Campania per i 22 posti per la classe di italiano per stranieri, la A23, solo in 11 hanno superato lo scritto: eppure si trattava di insegnanti abilitati che possedevano anche una certificazione DITALS o un master ad hoc. In Liguria su 27 partecipanti alla prova scritta per Filosofia e scienze umane, solo un ammesso alla prova orale: i posti a disposizione sono 15. In Calabria, con 86 posti a disposizione per Tecnologia nella scuola secondaria di I grado (classe di concorso A60), solo in 28 potranno sostenere la prova orale.

La débâcle degli insegnanti di sostegno

Alle prove orali del concorso di sostegno per la scuola secondaria di I grado in Sardegna è stato ammesso un solo candidato. In realtà i partecipanti erano già un numero risibile, 4. I posti a disposizione sono 18. Anche in Piemonte per il sostegno alla primaria, su 378 posti disponibili, sono stati ammessi solo in 130 su 333 candidati alla prova orale. E quindi, anche se tutti fossero promossi, ci sarebbero almeno metà del corpo insegnante di sostegno preso dalle file dei supplenti. Sempre per i docenti di sostegno, nel Lazio il 54% di quelli che aspiravano a insegnare nelle scuole superiori non ha superato la prova scritta: per 149 posti banditi +10% idonei, ammessi all’orale solo in 70.

Due ammessi in sei regioni

Per la classe di concorso A08- discipline geometriche e architettoniche, arredamento e scenotecnica- c’erano solo 32 candidati in sei regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli, Emilia), per un totale di 18 posti. Promossi alla prova scritta solo in due.

«Numeri anomali e riduttivi»

Ma di chi è la colpa di questo fallimento generalizzato? Dei docenti che, pur avendo ottenuto un’abilitazione, non sono adeguatamente preparati, oppure di test e prove inadatti a giudicarli? O c’è un atteggiamento troppo severo delle commissioni? Sono domande che serpeggiano nei vari gruppi di docenti, e non in maniera sempre sotterranea. Un gruppo di insegnanti lombardi, dopo aver constatato che il 90% di quelli che aspiravano alla classe di concorso B12 era stato bocciato alla prova scritta, ha deciso di scrivere una lettera aperta indirizzata alle commissioni valutatrici, ma anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla ministra dell’Istruzione Stefania Giannini per chiedere delle verifiche: «Non riteniamo credibile il fatto che 61 persone su 68, diplomate e successivamente abilitate alla professione dagli Istituti del territorio nazionale, in alcuni casi con il massimo dei voti e, soprattutto, con esperienza d’insegnamento anche più che decennale, vengano giudicate insufficienti, a seguito delle prove previste per il Concorso- scrivono indignati -Crediamo che questi numeri siano profondamente anomali e a dir poco riduttivi per l’intero sistema scolastico italiano, in quanto con questo risultato si liquidano con un’insufficienza anni di studio, di preparazione, di lavoro, in diversi, pregiati Atenei Universitari ed Istituti di Istruzione Secondaria Superiore». E questo potrebbe essere solo l’inizio: il rischio di una sollevazione generalizzata dei docenti scartati è altissimo.


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