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Concorso bloccato dal Tar «A settembre assumeremo i nuovi presidi nelle scuole»

Bussetti: l’incompatibilità di 3 commissari non può inficiare tutto

05/07/2019
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Corriere della sera

Gianna Fregonara

«Anche a me, quando ho vinto il concorso per dirigente scolastico, hanno annullato la procedura per violazione del principio di anonimato. Hanno ricorretto i temi. Sono risultato nuovamente vincitore. Dunque io comprendo come si sentano oggi i 2.900 candidati che hanno superato tutte le prove e sono pronti a entrare di ruolo. Sono dispiaciuto, abbiamo fatto un concorso che è storico: 38 mila candidati in tutta Italia, 38 commissioni e sottocommissioni, 342 commissari: la scuola italiana ha bisogno di questi nuovi dirigenti».

Ministro Bussetti, il Tar è stato chiaro: tutto da rifare, dunque a settembre non avremo i nuovi presidi.

«Al contrario, farò di tutto per assumerli, penso a quanto hanno lavorato e studiato per il concorso. Abbiamo presentato l’appello al Consiglio di Stato e chiesto anche la sospensiva di questa sentenza in via di urgenza. Se la nostra richiesta sarà accolta, procederemo ad approvare la graduatoria e ad assumere dal primo settembre i nuovi presidi nelle scuole».

E se poi il Consiglio di Stato dovesse confermare nel merito la decisione del Tar? I nuovi presidi torneranno a casa? O farete la solita sanatoria?

«Le sentenze si rispettano. Intanto confido che a settembre si possa iniziare l’anno con i nuovi dirigenti».

Sì, ma la procedura non era corretta: ci sono tre commissari che sono incompatibili, come è stato possibile?

«I commissari autocertificano che non hanno incompatibilità, poi gli uffici ministeriali controllano a campione. A nostro avviso i tre casi rilevati dal Tar non possono invalidare la procedura. Agli uffici Miur risulta che le due commissarie, che secondo il Tar avrebbero fatto formazione nell’anno precedente, in realtà non hanno svolto alcuna attività incompatibile secondo la disciplina vigente».

E il sindaco di Alvignano, in provincia di Caserta, che non avrebbe potuto essere commissario ma lo è?

«Abbiamo controllato: dalle prime verifiche non risultano candidati residenti nel comune di Alvignano tra i partecipanti al concorso. Dunque verrebbe meno ogni possibilità anche teorica di aver inficiato i risultati».

Però il sindaco ha dichiarato una falsità.

Abbiamo presentato l’appello al Consiglio di Stato e chiesto la sospensiva urgente della sentenza

«Se l’autocertificazione risultasse falsa vi sarebbe materia per il giudice penale. Ma ciò non può certo inficiare il buon esito di un concorso. C’è un evidente interesse pubblico a che il concorso si concluda. Io sono fiducioso».

Perché non avete spiegato questi dettagli già davanti al Tar?

«L’Avvocatura dello Stato l’ha fatto. Lo farà con ancora maggior dettaglio davanti al Consiglio di Stato».

Oltre ai presidi mancano anche gli insegnanti nelle scuole, lei ha promesso nuovi concorsi, straordinari e ordinari, entro l’estate. Ma ancora non ci sono i bandi.

«Quello che è successo con i presidi consiglia di fare tutti i passaggi burocratici per bene. Entro luglio, intendo proporre un decreto legge per dare attuazione all’accordo con i sindacati per il concorso straordinario per la scuola secondaria, riservato ai precari con più di tre anni di anzianità».

Per settembre lei ha annunciato 58 mila assunzioni: l’anno scorso volevate 56 mila insegnanti ma poi ne avete assunti solo la metà.

«Purtroppo mancano i docenti, è un problema che viene da lontano. Abbiamo aggiornato le graduatorie ad esaurimento dove erano chiuse. Per il primo settembre 2019 speriamo di avere i nuovi insegnanti di ruolo».

Nel Decreto legge di correzione della Finanziaria che ci chiede l’Europa ci saranno tagli alla scuola?

«Piccoli risparmi sul funzionamento del ministero. Nessun taglio alla scuola, né all’Università o alla Ricerca».

C’è un interesse pubblico a che il con-corso si concluda La scuola ha bisogno di questi dirigenti

I sindacati premono per cambiare l’intesa sull’autonomia differenziata che riguarda anche gli insegnanti, li ascolterà?

«Il testo che riguarda la scuola è definito a livello tecnico ormai da mesi. Lo stiamo limando in questi giorni con il confronto politico tra le forze di maggioranza».


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