Città di Salerno-Docenti in rivolta, scattano le occupazioni

Docenti in rivolta, scattano le occupazioni
Un presidio in Provveditorato per ribadire il ''no'' ai tagli
Il sindacato si mobilita "Nel sostegno servono altri trecento posti"

di Clemy De Maio

La parola d'ordine è ''occupazione''. Dopo le note di protesta e le trattative con Ministero e Direzione regionale, gli insegnanti scelgono la via della mobilitazione di massa per dire ''no'' ai tagli decisi dal ministro Moratti, che penalizzano soprattutto il sostegno e le attività musicali Il 10 settembre i professori salernitani occuperanno i locali dell'ex Provveditorato (ora Csa, Centro servizi amministrativi). Un presidio simbolico nei locali di via Monticelli, a Fuorni, per manifestare il malcontento e tentare una ''pressione'' su Dicastero e uffici regionali. La mobilitazione è stata decisa dalle segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. E a Salerno i vertici provinciali si stanno già organizzando, chiamando a raccolta innanzitutto le migliaia di precari "che - spiega Rosalba Visone della Cisl - sono sempre i più penalizzati". "L'occupazione sarà simbolica - precisa il segretario provinciale della Cgil Scuola, Peppe Carbonara - perché non vogliamo certo interferire con l'iter delle nomine. Però un'azione forte era necessaria, anche per sollecitare l'attenzione generale sui problemi della scuola, su un Ministero che vorrebbe dare un'immagine di efficienza e invece crea una realtà di impoverimento dell'offerta formativa". I sindacati rilanciano così la battaglia contro la riforma Moratti e invitano gli istituti a non dare attuazione alle nuove previsioni finché le trattative non saranno chiuse. Su alcuni punti, come l'istituzione dei tutor, il tavolo di negoziazione è stato riaperto nelle ultime ore. In discussione ci sono alcuni aspetti occupazionali della normativa, che potrebbero essere modificati. "Ci sono elementi che la riforma sembra dare per scontati e che invece non lo sono - spiega Carbonara - Invitiamo i collegi dei docenti a non deliberare l'istituzione dei tutor nelle elementari finché non ne saranno definiti ruolo e funzioni". Sui tagli la contrapposizione con il Ministero è frontale. "Abbiamo convocato le rappresentanze sindacali degli istituti, stiamo mobilitando i precari ma anche i docenti a tempo indeterminato - sottolinea Rosalba Visone - Il decremento di organico è notevole e finisce per violare anche la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, alterando il rapporto tra metri cubi e numero di alunni". A pagarne le spese sono soprattutto i disabili, che vedono diminuire gli insegnanti di sostegno. Secondo la rappresentante della Cisl, in provincia di Salerno ce ne vorrebbero almeno altri trecento. "Siamo in una situazione paradossale. I dirigenti scolastici verificano il fabbisogno del proprio istituto, assegnano i posti, ma poi si trovano a scontrarsi con i tagli disposti dagli uffici regionali, in ossequio a un tetto precostituito dal Ministero. In queste condizioni è impossibile offrire l'assistenza necessaria". Da qui l'appello alle associazioni dei genitori, affinché si uniscano alla battaglia. "L'estrema ratio - sottolinea Visone sono le denunce penali". Per ora si parte con il calendario di occupazioni. La prima è fissata per lunedì, alla Direzione scolastica regionale. Il 10 toccherà al Csa di Salerno, e per il 15 ottobre è previsto lo sciopero della prima ora di lezione e di servizio di tutto il personale della scuola.