Cattedre Natta, il Consiglio di Stato: rispettare l’autonomia universitaria
Arriva il parere dei giudici sul contestatissimo provvedimento del governo per l’attivazione di 500 super cattedre in deroga all’abilitazione scientifica nazionale
L’autonomia universitaria va rispettata. E’ questo l’atteso parere del Consiglio di Stato sulle cattedre Natta per il merito: il contestatissimo provvedimento del governo per l’attivazione di 500 super posti super pagati destinati ad altrettanti super talenti italiani e stranieri. A scatenare la sollevazione del mondo accademico è stato il meccanismo di reclutamento previsto dal governo per le cattedre Natta: un percorso parallelo all’Abilitazione scientifica nazionale che bypassa le università affidando la chiamata diretta di questi docenti turbo a commissioni presiedute da commissari stranieri nominati direttamente dal governo. Un commissariamento di fatto dell’università, almenosecondoi5.000firmataridell’appellopubblicatosuChange.org (fra i quali ricercatori di fama mondiale come il Nobel mancato per la chimica Vincenzo Balzani), che non solo viola il principio dell’autonomia universitaria, ma rischia di creare odiose discriminazioni di trattamento fra studiosi egualmente meritevoli. E secondo i più maliziosi potrebbe in definitiva tradursi in una scorciatoia per fare entrare in università qualche bocciato eccellente dell’Asn. Il Consiglio di Stato, con il parere numero 1645 di oggi, ha insistito in particolar modo proprio sull’importanza di preservare il principio dell’autonomia formulando condizioni e osservazioni «volte a migliorare l’efficacia del particolare meccanismo di reclutamento, ad assicurarne la compatibilità con i principi costituzionali (in particolare con quello dell’autonomia universitaria) e la coerenza con il sistema vigente, che già prevede il reclutamento per chiamata diretta di studiosi di chiara fama».
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Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
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