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Carta-Crescono le occupazioni delle università

Crescono le occupazioni delle università Dopo la manifestazione del 25 ottobre, non si fermano in tutto il paese le mobilitazioni. All'università La Sapienza di Roma la maggior p...

27/10/2005
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Carta

Crescono le occupazioni delle università
Dopo la manifestazione del 25 ottobre, non si fermano in tutto il paese le mobilitazioni.
All'università La Sapienza di Roma la maggior parte delle facoltà è ancora occupata. Il 26 ottobre, l'assemblea di ateneo che si è svolta nella facoltà di fisica occupata ha lanciato due appuntamenti: il 4 novembre tutte le facoltà e le scuole sono chiamate a mobilitazioni "diffuse e delocalizzate", mentre per il 6 novembre è stata indetta una grande assemblea nazionale degli studenti e dei docenti in lotta contro la riforma Moratti. Il 27 ottobre, assemblea con il rettore Guarini. Occupazioni e aule in assemblea permanente anche a Roma Tre, dove per la prima volta è occupata la facoltà di Architettura, nella sede dell'ex Mattatoio.

A Bologna, dopo Lettere, Scienze politiche e Giurisprudenza, il 26 ottobre è stata occupata l'aula 3 della Facoltà di Economia.
Occupato il rettorato di Cà Foscari a Venezia, il 27 ottobre assemblea degli occupanti e manifestazione "dell'onda itinerante" della protesta studentesca per le sedi universitarie.

A Firenze consigli di facoltà aperti, assemblee, blocco della didattica.

A Milano la paura delle contestazioni da parte degli studenti e dei docenti universitari ha fatto cambiare idea al ministro Moratti, che non sarà presente (ufficialmente "per sopravvenuti impegni istituzionali") all'inaugurazione del nuovo anno accademico alla Bocconi, il 28 ottobre; mobilitazione alla Statale e in venti scuole. Giovedì 27 alle 15 al chiostro dell'Università statale assemblea dei Collettivi universitari "di ritorno da Roma".
A Napoli occupato il rettorato del secondo Ateneo. Il 27 ottobre c'è stato un corteo studentesco seguito dall'occupazione dell'Edisu (ente regionale per il diritto allo studio) di Napoli 2: era prevista in giornata infatti la stipula, per la mensa, di convenzioni con ristoranti privati senza alcuna garanzia di riapertura del servizio di ristorazione pubblico; quella di Napoli 2 è l'ultima mensa pubblica presente sul territorio regionale.

A Potenza, Il Senato accademico dell'università della Basilicata ha annunciato che "le dimissioni dagli organi accademici appaiono inevitabili per chi abbia senso di responsabilità e cura della dignità".
A Padova occupate Scienze politiche e Lettere.

A Trento, il 26 ottobre, contestata l'inaugurazione dell'anno accademico.
Per quel che riguarda la mobilitazione nelle scuole secondarie: a Bologna quasi tutti i licei sono occupati, a Roma dopo il liceo classico Mamiani e lo scientifico Democrito (dove il preside ha chiamato le forze dell'ordine), sono occupati l'Albertelli, il Kant e il Righi. Altri licei, come Virgilio, Colonna e Tacito, sono in autogestione. Particolarmente sentita la protesta a Milano e in Campania, soprattutto a Napoli, dove continuano ad organizzarsi assemblee e sit-in: sempre occupati il liceo Garibaldi e il polispecialistico di Arzano. Agitazioni anche a Salerno, Lecce, Bari, Foggia, Brindisi e Barletta. Blocchi della didattica anche a Pompei, dove il 27 ottobre è previsto un raduno studentesco regionale.
Il 28 ottobre il ministro Pisanu riferirà sugli incidenti davanti a Montecitorio del 25 ottobre.


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