Carlino-Slitta di un anno la riforma Moratti
Slitta di un anno la riforma Moratti ROMA '#8212; La riforma della scuola elementare e il conseguente ingresso anticipato dai piccolissimi potrà diventare realtà solo a partire dall'anno sco...
Slitta di un anno la riforma Moratti
ROMA '#8212; La riforma della scuola elementare e il conseguente ingresso anticipato dai piccolissimi potrà diventare realtà solo a partire dall'anno scolastico 2003-2004. L'ha detto ieri il ministro Carlo Giovanardi contraddicendo le speranze della Moratti (nella foto) che contava, quest'estate, di poter riaprire le iscrizioni.
Per i "grandi", invece, ieri terza prova: il quizzone. Si sono cimentati i 463mila giovani alle prese con gli esami di Maturità. E, come già accaduto per i primi due scritti altre polemiche che gettano pesanti ombre sull'esame di Stato che mai come quest'anno doveva essere "superblindato".
Tra buste e controlli
I giovani di Alternativa studentesca guidati da Simone Paini (organizzazione vicina a FI) avevano annunciato fin dalla vigilia di aver depositato da alcuni notai venti test già pronti che sarebbero stati forniti in anticipo agli studenti. E proprio in quelle scuole, venti cioè una per ogni regione, ieri mattina sono spuntati gli ispettori inviati dal Ministero. E le buste depositate? Per il momento Paini e il suo gruppo preferiscono la cautela.
"Non abbiamo i dati complessivi e in assenza di notizie certe '#8212; spiega '#8212; abbiamo preferito girare tutto al Ministero. Spetterà ai dirigenti di viale Trastevere indagare, come già stanno facendo". Da viale Trastevere,però, si fa sapere che la prova è stata sostenuta "in piena regolarità e serenità". Resta, per Alternativa studentesca, la necessità di abolire l'esame più temuto dai giovani. "E' una richiesta che avanziamo sulla spinta delle esigenze delle famiglie '#8212; dice Paini '#8212; abbiamo svolto un sondaggio. E' risultato che non solo gli studenti ma anche i loro genitori, in stragrande maggioranza, giudicano la prova inutile".
Inutile o no, per adesso, c'è. E Giorgia Meloni, di Azione studentesca, ritiene che debba restare almeno fino a quando la scuola non avrà completato tutto il suo percorso di riforma del quale l'abolizione della maturità deve essere il passo finale.
Opinioni e battaglie a parte, per i ragazzi in cerca di Maturità adesso si apre il capitolo orali. E già da domani alcuni si dovranno confrontare, a tu per tu, con i professori in colloqui che verteranno su una tesina ma potranno spaziare sul programma di tutto l'anno.
Ora tocca alla tesina
E la paura non manca, anche se, dall'altra parte del tavolo, saranno seduti i professori che li hanno accompagnati fin qui e solo un presidente esterno. Il calendario è stabilito da ogni singola scuola in perfetta autonomia e molti istituti hanno concordato nell'avviare i colloqui dal primo luglio in poi. Qualcuno, però, ha anticipato a domani fermo restando il diritto di ogni studente di avere un preavviso minimo di due giorni. Altro diritto del "maturando" è quello di conoscere l'esito delle prove scritte.
Domani i "quizzoni", oltre alle altre due prove, dovranno essere corretti. Secondo il ministero, per i quiz, i giovani hanno preferito le domande a risposta aperta. Frattanto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi ha affermato che la legge di riforma della scuola sarà operativa per l'anno didattico 2003-2004, poiché i tempi parlamentari porteranno alla sua approvazione non prima di ottobre. Niente riapertura delle iscrizioni come aveva ventilato il ministro Moratti e nessuna partenza ad horas, ovvero da settembre.
Questo, almeno, si evince dalle parole del ministro Giovanardi. "I tempi delle riforme sono dettati anche da esigenze di rapporti con il Parlamento '#8212; sottolinea Giovanardi '#8212; pur se la tabella di marcia del governo è in sintonia ed è chiaro che l'esecutivo potrà portarlo a compimento nei tempi prestabiliti, senza però possibilità di accelerazione o di forzature che il nostro sistema parlamentare non consente".
di Silvia Mastrantonio