«Cari genitori, non si può sapere tutto. È meglio l'autostima di un 8»
La lettera controcorrente di un preside pakistano in difesa dei suoi alunni: un brutto voto non cancella il talento. Non sono felici solo gli ingegneri
Gianna Fregonara
«Cari genitori, ricordatevi che non tutti gli individui possono essere esperti di tutto. Ricordatevelo prima di giudicare i voti dei vostri figli e la loro intelligenza. Firmato: il preside». È questo il messaggio anti-ansia e anti-stress che il capo della scuola islamica Dar-e-Arqam di Lahore in Pakistan ha inviato a casa degli alunni prima dell'inizio dei test di fine trimestre.
La lettera virale
La lettera del preside che punta a togliere dai ragazzi il peso delle aspettative dei «genitori tigre» che temono che anche un voto negativo possa pregiudicare il futuro è la felicità dei figli , è diventata virale sui social. Particolarmente apprezzata è la lista dei lavori, suggerita nel seguito della lettera, che non richiedono di avere dieci in tutte le materie: «C'è un artista che non ha bisogno di sapere bene la matematica; c'è uno studioso del Corano i cui voti di chimica non sono importanti; c'è uno sportivo la cui forma fisica è più importante della Fisica».
LE MAMME TIGRI SONO LE PIÙ INFELICI
L’autostima
L'appello del preside, in un Paese, il Pakistan, dove la «concorrenza» per le migliori università e scuole è altissima e dove le aspettative delle famiglie sui figli sono molto forti, mira esplicitamente a ricordare ai genitori che è più importante l'autostima e la dignità dei figli di un voto in matematica.: «Fidatevi di quello che vi dico e i vostri figli conquisteranno il mondo, un brutto voto non si porta via i loro sogni né il loro talento. Per favore, non pensate che solo i dottori e gli ingegneri sono felici».