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Cantare Perù anzichè Gesù è il vecchio che avanza

Dalle parti di Pordenone c’è una vecchia maestra che l’ha fatta grossa: per non irritare gli alunni di fede islamica presenti nella sua terza elementare, ha insegnato a tutti una canzoncina di Natale con la modifica: al posto della parola Gesù, Perù.

31/12/2017
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la Repubblica

Brunella Giovara

Dalle parti di Pordenone c’è una vecchia maestra che l’ha fatta grossa: per non irritare gli alunni di fede islamica presenti nella sua terza elementare, ha insegnato a tutti una canzoncina di Natale con la modifica: al posto della parola Gesù, Perù. Non ha fatto ridere nessuno. I bambini — ignari della mossa ultra politicamente corretta — hanno cantato a squarciagola un sorprendente Minuetto di Natale con Perù, come se fosse un limerick, un nonsense (e anche qui, vuol dire che ai bambini si insegnano ancora le canzoni a pappagallo). Quando poi uno ha ricantato il Minuetto a casa, lì è scoppiata la bomba, a Zoppola e dintorni. Ma come — l’ala cattolica scandalizzata — non si può più nominare Gesù bambino? Altri — laici — si sono arrabbiati perché il presepe è sempre il presepe, e siamo tutti cristiani di origine. Qualcuno ha anche pensato che forse non era proprio il caso, perché è piena l’Italia di scuole dove bambini di varie religioni festeggiano il Natale davanti al presepe, all’albero di Natale e lo festeggerebbero anche sotto un palo della luce, purché decorato a dovere. Ma è il vecchio che avanza, quando il politicamente corretto è così imbecille succedono cose che non succedono in altre scuole, tipo — ma sono solo due esempi — la Cadorna di Milano e la Sabin di Torino — dove la percentuale di bambini e ragazzini di famiglia straniera è al 50/60 per cento, e da tempo le insegnanti si ingegnano a costruire Natali profondi, poetici, senza cambiare parole. Il presepe, l’albero, Babbo Natale, che molti pensano sia Gesù bambino da vecchio. Ai bambini non interessa, loro vogliono solo stare tranquilli e divertirsi, tutti insieme, nel rispetto di tutti. I bambini sono oltre, la maestra del Perù è vecchia, non per l’anagrafe, ma per mentalità. Forse non sa che Gesù è profeta riconosciuto dall’Islam? Allora dovrebbe sapere che il Beato Odorico da Pordenone, titolare della scuola in cui insegna, è stato un frate missionario che vide tutto il mondo possibile nel 1300, e che non si scandalizzerebbe davanti a un bambino cinese che nomina Gesù, anzi. Poi, da Trieste arriva un’altra trovata imbecille. Questa è all’insegna del politicamente scorretto a tutti i costi. «Ritorna la Befana!!! Raccolta di giochi usati per i bambini ITALIANI meno fortunati…», iniziativa promossa da un assessore di Forza Italia, tale Giorgi. Uno che non ha neanche il coraggio delle sue virili azioni, visto che poi ha aggiunto: «Se arrivasse in piazza qualche bambino non italiano a chiedere un giocattolo, vorrei vedere chi avrà il coraggio di non darglielo». Il Giorgi è il vecchio che avanza, e anzi torna dal passato, dice cose che fino a qualche anno fa nessuno diceva e ora molti dicono, vantandosene, vecchi pure loro, ma all’incontrario.


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