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Camera-VII Commissione - Resoconto di mercoledì 21 gennaio 2004

VII Commissione - Resoconto di mercoledì 21 gennaio 2004 ATTI DEL GOVERNO Mercoledì 21 gennaio 2004. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. - Interviene il Sottosegretario di Stato ...

22/01/2004
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VII Commissione - Resoconto di mercoledì 21 gennaio 2004

ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 21 gennaio 2004. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Valentina Aprea.

La seduta comincia alle 20.05.

Schema di decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione.
Atto n. 303.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 20 gennaio 2004.

Ferdinando ADORNATO (FI), presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole, con condizioni e osservazione (vedi allegato 1). Il deputato Titti De Simone e i deputati Capitelli ed altri hanno altresì presentato due proposte alternative di parere contrario, (vedi allegati 2 e 3). Avverte che, in caso di approvazione della proposta di parere del relatore, la votazione sulle proposte alternative di parere sarà preclusa.

Angela NAPOLI, relatore, illustra la propria proposta di parere, in cui ha tentato di accogliere la più ampia parte delle richieste di modifica emerse nel corso delle audizioni informali e del dibattito. Dopo averne richiamato i principali rilievi, ne raccomanda l'approvazione.

Il sottosegretario Valentina APREA esprime l'apprezzamento del Governo per il lavoro svolto dal relatore, dichiarando di condividere le richieste di modifica avanzate nella sua proposta di parere.

Carlo CARLI (DS-U), intervenendo sui lavori della Commissione, chiede di sapere se la Commissione bilancio abbia espresso il prescritto parere.

Ferdinando ADORNATO, presidente, informa che la Commissione bilancio è attualmente riunita per esprimere il proprio parere. Ritiene che ciò avverrà prima della

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conclusione dell'esame presso la Commissione.

Walter TOCCI (DS-U), intervenendo sui lavori della Commissione, dopo aver sottolineato come le incertezze circa la copertura finanziaria del provvedimento ne mettano in forse la legittimità, chiede che siano sospesi i lavori della Commissione fino a che non sarà espresso il parere della Commissione bilancio. Ciò risulta necessario, a suo avviso, sia per consentire una opportuna valutazione dei contenuti di tale parere, sia per permettere la partecipazione dei deputati della VII Commissione ai lavori della Commissione bilancio. Rileva, al proposito, che il ritardo nell'espressione del parere di quest'ultima Commissione è riconducibile proprio al lavoro di approfondimento svolto dai deputati della Commissione cultura, le cui obiezioni hanno spinto il relatore a chiedere un supplemento di indagine al Governo. Sarebbe a suo avviso inopportuno e scorretto procedere nei lavori della Commissione cultura senza che siano stati forniti i necessari chiarimenti.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ribadisce quanto già chiarito nella precedente seduta, sottolineando come il parere della Commissione cultura e quello della Commissione bilancio, per espressa previsione di legge, seguano iter del tutto distinti ed afferiscano a profili diversi del provvedimento. Entrambi i pareri, inoltre, vengono espressi direttamente al Governo. Non vi è quindi ragione, sul piano procedurale, per sospendere i lavori della Commissione.

Walter TOCCI (DS-U) sottolinea come alcune delle questioni problematiche affrontate dalla Commissione bilancio derivino proprio dal disordine delle procedure che sono state adottate, essendo connesse alle modifiche che il Governo si è impegnato ad apportare in accoglimento del parere della Conferenza unificata, che è stato trasmesso alle Camere solo successivamente all'avvio dell'esame del provvedimento.

Ferdinando ADORNATO, presidente, dopo aver rilevato come i contenuti del parere della Conferenza unificata siano stati ben presenti alla Commissione cultura fin dall'inizio della discussione di carattere generale, sottolinea che le considerazioni del deputato Tocci avvalorano l'argomento della distinzione tra la competenza della Commissione bilancio, che si incentra sui profili di carattere finanziario, e quella della VII Commissione, attinente al merito del provvedimento. Infatti, l'esigenza di dare pieno accoglimento alle richieste della Conferenza unificata è stata unanimemente condivisa da tutti i gruppi in Commissione cultura, che le hanno ritenute fondate nel merito, mentre la Commissione bilancio, nell'esercizio delle proprie competenze istituzionali, potrebbe legittimamente farsi portatrice di una diversa valutazione.

Piera CAPITELLI (DS-U), intervenendo sui lavori della Commissione, ritiene deprecabile il modo in cui sono stati condotti i lavori. Si è mirato solo ad assicurare la tempestività dell'espressione del parere, a scapito del necessario approfondimento delle rilevanti questioni poste dal provvedimento. Il dibattito svolto in Commissione, da questo punto di vista, si rivela del tutto inadeguato rispetto alla necessità di deliberare un parere efficace, motivato e politicamente significativo. Ribadisce la necessità di attendere l'espressione del parere della Commissione bilancio, dal quale non si può assolutamente prescindere, considerato che le implicazioni finanziarie del decreto sono del tutto inscindibili e strettamente connesse all'attuazione effettiva delle prescrizioni contenute nello stesso. In sostanza il provvedimento in titolo non può essere applicato senza una adeguata copertura finanziaria.
Per quel che attiene la proposta di parere del relatore, reputa grave la mancanza di qualsiasi riferimento alle problematiche attinenti alla copertura finanziaria.

Ferdinando ADORNATO, presidente, avverte che si passerà ora alle dichiarazioni

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di voto sulla proposta di parere del relatore. Avverte che è stato testé richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta sia assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione del circuito.

Antonio RUSCONI (MARGH-U), pur esprimendo apprezzamento per l'operato scrupoloso del relatore, che nella sua proposta di parere ha accolto alcuni significativi rilievi emersi anche in sede di Conferenza unificata, constata con rammarico il mancato accoglimento da parte della presidenza della richiesta di sospendere i lavori della Commissione in attesa del parere della Commissione bilancio. Ricorda che la Commissione bilancio ha sollecitato il Governo a fornire chiarimenti su specifici e rilevanti aspetti del provvedimento. Non si può quindi prescindere dal suo parere. Ricorda che nella relazione tecnica l'unica spesa accertata e coperta concerne l'anticipo delle iscrizioni nella scuola primaria; nessuna copertura viene indicata per altri rilevanti interventi, relativi alla generalizzazione e all'anticipo delle iscrizione per la scuola dell'infanzia, all'inserimento della lingua inglese nella scuola primaria e a quello della seconda lingua nella scuola secondaria di primo grado. Precisa che la legge finanziaria per il 2004, in relazione alla individuazione delle risorse finanziarie per l'attuazione della legge n. 53 del 2003, si limita ad autorizzare la spesa complessiva di 90 milioni di euro per interventi che, se pur attinenti all'istruzione, non ineriscono specificamente al primo ciclo di istruzione. Ricorda inoltre che nel piano finanziario approvato il 12 settembre del 2003 dal Consiglio dei Ministri è stato previsto un investimento pari a 4.037 milioni di euro in istruzione e formazione, per il quinquennio 2004-2008. Constata però che il Governo non ha chiarito in quale modo intende garantire l'attivazione di tali risorse.
Sottolinea inoltre che il provvedimento sta suscitando nel paese un ampio e profondo malessere, ed esprime preoccupazione per il mancato ascolto di tale disagio da parte della compagine governativa. A suo avviso, è politicamente grave il mancato ascolto e conseguente accoglimento, nella proposta di parere, dei rilievi emersi nel corso delle audizioni informali tenute nei giorni passati.
Per quel che attiene il merito del decreto, esprime un giudizio fortemente negativo, ritenendo discutibili molti suoi punti cardine, quali la figura del tutor, lo smantellamento del tempo pieno, l'irrigidimento dei programmi negli allegati. A quest'ultimo proposito, contesta che una materia così importante come l'educazione musicale divenga materia opzionale, ritenendo tale scelta assolutamente ingiustificata e paradossale, specie alla luce della recente riforma dei conservatori e alla conseguente valorizzazione del ruolo di questi ultimi nel panorama culturale italiano.
Nel ribadire la completa contrarietà del suo gruppo al provvedimento in esame annuncia che i suoi rappresentanti non parteciperanno alla votazione sulle proposte di parere.

Mauro BULGARELLI (Misto-Verdi-U) dichiara di sottoscrivere la proposta alternativa di parere del deputato Titti De Simone.

Titti DE SIMONE (RC) esprime il suo dissenso circa il modus operandi della Commissione, ritenendo violati i fondamentali diritti dei parlamentari: grave è il fatto, a suo avviso, che si esprima un parere su un provvedimento così significativo, senza attendere i necessari chiarimenti sulle sue conseguenze finanziarie.
Esprime altresì il suo giudizio negativo in ordine al merito della proposta di parere, che conferma l'impermeabilità della maggioranza alle richieste di miglioramento delle prescrizioni del decreto emerse nel corso delle audizioni informali. Sottolinea peraltro che gli emendamenti proposti dall'ANCI e accolti nella proposta di parere del relatore, se pur rilevanti, non sono sufficienti ad apportare un effettivo miglioramento alla sostanza del provvedimento,

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che risulta dannoso per la scuola e poco consono ad attuare una positiva riforma. Constata con rammarico, inoltre, il mancato accoglimento, nella proposta di parere del relatore delle modifiche richieste dal deputato Ranieli.
Riguardo al merito del provvedimento, ritiene che esso sia assolutamente inadeguato e che smantelli la scuola pubblica e la sua natura di comunità educativa. Con il decreto si diminuisce l'obbligo scolastico, nonché il tempo scuola. A tale proposito, ritiene che nel provvedimento siano introdotti elementi innovativi non rispondenti alle domande della collettività. Ritiene grave la fine dell'esperienza pedagogica del tempo pieno, nonché l'introduzione controversa della figura del tutor, che decreta il superamento della positiva esperienza didattica della collegialità e introduce una discutibile gerarchizzazione dei docenti e dei saperi.
Esprimendo il suo totale dissenso sul merito del provvedimento, e ritenendo inaccettabile la forzatura compiuta dalla presidenza, annuncia che il suo gruppo non parteciperà al voto sulle proposte di parere.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ribadisce l'autonomia dei procedimenti in corso presso la Commissione bilancio e la Commissione cultura, pur ritenendo legittima la richiesta politica di sospendere i lavori della Commissione. Ritiene che l'autonomia del parere della Commissione bilancio, espressamente prevista dalla legge, sia volta proprio ad aumentarne l'efficacia sul Governo. Avverte peraltro che la Commissione bilancio ha testé espresso il proprio parere, che è a disposizione di tutti i deputati.

Alba SASSO (DS-U), al di là di qualsiasi considerazione di carattere formale, ritiene estremamente grave, sul piano politico, che si sia deciso di procedere senza attendere l'espressione del parere della Commissione bilancio che, pur essendo stato espresso, non può certo essere adeguatamente valutato nel poco tempo rimasto. Ricorda che del problema della copertura finanziaria è stato direttamente investito anche il Presidente della Camera.
Per quel che concerne la proposta di parere del relatore, ritiene che essa non sembra in grado di apportare miglioramenti sensibili a un provvedimento che continua ad essere, a suo avviso, assolutamente insoddisfacente, comportando lo stravolgimento del tempo pieno e prolungato, e quel che più grave, riducendo la scuola e la famiglia a meri contraenti di un patto formativo. Contesta altresì la figura del tutor e ritiene che, nel suo insieme, il decreto comprima irrimediabilmente l'autonomia didattica delle scuole.
Concludendo, annuncia che i deputati del suo gruppo non parteciperanno alla votazione sulle proposte di parere.

Michele RANIELI (UDC) esprime un giudizio positivo, in linea di massima, sul provvedimento in esame e sulla proposta di parere del relatore. Ritiene, peraltro, che i dubbi inizialmente manifestati - e tradotti in una serie di puntuali proposte integrative - non siano del tutto sciolti.
Da un punto di vista generale, sottolinea l'esigenza di evitare che la scuola divenga il terreno per scontri pregiudiziali e ideologici tra le diverse forze politiche, perché ciò contrasterebbe irrimediabilmente con l'importanza fondamentale che la scuola stessa riveste per lo sviluppo dell'intero paese.
Quanto agli specifici contenuti del provvedimento in esame, ribadisce in particolare la necessità di trovare le forme per garantire l'introduzione di una autonoma figura professionale che fornisca assistenza socio-sanitaria ai bambini della scuola dell'infanzia. Questo ed altri aspetti su cui si sono concentrati i rilievi del suo gruppo risultano solo parzialmente recepiti nella proposta di parere del relatore. Esprime pertanto parziale soddisfazione per il lavoro svolto, ed auspica che le significative lacune del provvedimento possano essere colmate al momento della sua definitiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.

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Annuncia, quindi, anche a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Ferdinando ADORNATO, presidente, esprime il proprio ringraziamento per il senso di responsabilità per il gruppo UDC.

Giovanna BIANCHI CLERICI (LNFP) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole, con condizioni e osservazioni del relatore.

Il sottosegretario Valentina APREA esprime il ringraziamento del Governo al relatore e a tutta la Commissione per il prezioso apporto.

La seduta termina alle 21.10.


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