FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3901021
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Cala la disoccupazione tra i neo-laureati: 6,7%

Cala la disoccupazione tra i neo-laureati: 6,7%

Lo sostiene una ricerca condotta da Assolombarda (l'associazione territoriale di Confindustria di Milano e Provincia) insieme a Cgil, Cisl e Uil

19/03/2013
Decrease text size Increase text size
il manifesto

I giovani neo-laureati tra i 25 e i 34 anni che cercano un lavoro in Italia e non lo trovano sono cresciuti del 12% nel 2012. Lo sostiene una ricerca condotta da Assolombarda (l'associazione territoriale di Confindustria di Milano e Provincia) insieme a Cgil, Cisl e Uil. Rispetto alla media nazionale del 38,7%, la disoccupazione giovanile a Milano e in Lombardia supera di poco il 20%, ma resta ugualmente preoccupante.
I dati complessivi sull'occupazione. presentati ieri da Assolombarda e dai sindacati, registrano una netta differenza tra Milano e il resto del paese. La quota di chi non trova lavoro è rispettivamente del 7,3% e del 6,7%. Ma anche qui la crisi si fa sentire, visto che il tasso di disoccupazione è salito al 7,8% dal 6% del 2011. Questo aumento viene spiegato con il ritorno di chi, nel 2011 era stato classificato tra gli «scoraggiati», mentre oggi è in cerca di lavoro.
Assolombarda e i sindacati confermano che il disagio crescente della condizione lavorativa delle donne. La disoccupazione femminile milanese è al 6,3% contro il 5,7% maschile. Il rapporto la descrive «ampia e sempre più qualificata», come quella dei giovani milanesi tra i 25 e i 34 anni, «high skilled», freschi di laurea o di specializzazione. Tra i 15 e i 24 anni, invece, sei giovani su dieci studiano, due hanno un lavoro, uno è occupato e uno è «neet», cioè non studia e non cerca un lavoro.
In lieve assestamento è l'occupazione complessiva nel capoluogo lombardo, oggi al 66,4% contro il 66,8% del 2011, mentre in regione è rimasta stabile al 64,7% come nel resto del paese (a 56,8% dal 56,9%). Il ricorso alla cassa integrazione è diminuito del 6%, contro un aumento nazionale delle richieste del 12%. Dai 914 milioni di ore autorizzate nel 2009 si è passati alla cifra stratosferica di 1,2 miliardi nel 2010. Il monte-ore di tutte le forme di cassaintegrazione si è attestato sopra quota 1 miliardo nel 2012.
Per quanto riguarda gli infortuni, secondo l'Inail nella provincia di Milano sono stati circa 40 mila nel 2011, concentrati nel terziario e nell'industria. Al netto di quelli in agricoltura e dei dipendenti, il totale negli ultimi 5 anni è andato riducendosi dai 52 mila del 2007 ai 38.500 del 2011. Nel rapporto si precisa la vocazione terziaria e dell'intermediazione finanziaria dell'area milanese. A differenza di altri territori a forte vocazione edile, agricola o manifatturiera, questa caratteristica influisce sulla cifra relativamente contenuta di questi infortuni.
Nel rapporto c'è anche un approfondimento sulle «competenze» dei giovani diplomati ricercate dalle imprese. I profili sono quelli dell'Itc, poi quelli meccanici, elettronici e elettrotecnici, chimici e amministrativi. Le imprese sono interessate a chi sa gestire informazioni, rapporti organizzativi e il controllo della produzione.
Sembrano essere apprezzate le competenze nei settori orientati all'applicazione, l'età giovane e la disponibilità a «lavorare in produzione» rispetto ai colleghi laureati che li rende «un serbatorio del management intermedio delle piccole e medie imprese». I promotori della ricerca sollecitano infine la costituzione di «Comitati tecnico-scientifici territoriali» per favorire l'interscambio tra scuola e lavoro mediante tirocini a Milano e provincia. ro. ci.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL