Bullismo su un compagno di scuola ma la classe denuncia, due arrestati
Mesi di violenze su 17enne, due minori in comunità. Il preside: “Colpito dai ragazzi che hanno parlato”
Antioco Fois
PERUGIA — La classe-coraggio non ci sta e fa arrestare i due bulli che trasformavano in un incubo la vita del compagno di classe. Dopo mesi di minacce, umiliazioni, violenze fatte di pugni sulla schiena e sigarette spente sul collo, i ragazzi di una scuola superiore di Perugia hanno preso carta e penna per denunciare al preside i due 17enni- aguzzini che avevano preso di mira un loro coetaneo.
«Hanno messo nero su bianco tutta la loro preoccupazione — racconta il dirigente scolastico — per il loro compagno di classe perseguitato, che per timore aveva dovuto cambiare abitudini di vita. Per lui era diventato un problema uscire dall’aula per andare in bagno, per la paura di incontrare i due che l’avevano preso di mira. Sono rimasto impressionato dalla maturità di questi ragazzi, che hanno chiesto l’intervento della scuola all’insaputa della vittima».
Il velo di silenzio e sofferenza della vittima ha resistito fino a novembre, quando il giovane è scoppiato in lacrime davanti a tutta la classe. Da là i compagni hanno deciso di inviare il resoconto di insulti, umiliazioni e botte che ha innescato l’indagine della squadra mobile per atti persecutori. Così sabato i due ragazzi, uno dei quali già indagato per rapina e tentata estorsione nei confronti di un 16enne, sono stati portati in comunità.
Dalle indagini coordinate dalla Procura dei minori è emerso un quadro di aggressività e devianza, ripercorso nell’ordinanza firmata dal giudice, che parla di collocamento in comunità «come occasione di riflessione critica». Un passaggio che suona come l’ultimo avvertimento per i due accusati di bullismo che presto diventeranno maggiorenni.