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Brescia Oggi-La scuola è nei guai

La scuola è nei guai Caro direttore, questa è una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri sig. Silvio Berlusconi, al ministro dell'Istruzione, università e ricerca signora Let...

06/07/2005
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Bresciaoggi

La scuola è nei guai

Caro direttore, questa è una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri sig. Silvio Berlusconi, al ministro dell'Istruzione, università e ricerca signora Letizia Moratti, al dirigente del Csa di Brescia prof. Giuseppe Colosio, ai Comuni di Vobarno e Roè Volciano, all'Istituto comprensivo di Lonato, ai rappresentanti di classe, interclasse e intersezione d'istituto, alle organizzazioni sindacali Cgil Scuola, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals. "Mai come in quest'anno scolastico, nelle nostre scuole, si sono incontrate difficoltà nel reperire personale supplente per la sostituzione dei docenti assenti o per la copertura dei posti vacanti. Alcune classi in particolare hanno visto compromessa pesantemente la possibilità di un apprendimento proficuo, per il cambio di un numero notevole di insegnanti (fino a otto) durante l'anno. Gli insegnanti di classe si sono visti costretti, senza preavviso, a prolungare il loro orario di servizio anche per più giorni, oppure in altri casi a distribuire gli alunni nelle restanti classi della scuola. A ciò si aggiunge quindi il disagio dei bambini che si vedono spostati in classi diverse senza poter svolgere la normale attività programmata. La segreteria, a sua volta, nonostante le tante ore trascorse al telefono a cercare di reperire personale, sia per supplenze brevi, sia per supplenze lunghe, il più delle volte riceveva risposte negative. Per le nomine si deve ricorrere ad un sistema tanto nefasto che, volendo salvare i diritti dei supplenti, in effetti penalizza tutti: gli alunni, ai quali non pensa mai nessun legislatore al di là delle belle parole; il personale Ata, che deve impazzire per trovare un supplente e sprecare soldi in centinaia di telefonate; i dirigenti, che ricevono decine di proteste e non possono che rispondere "non è colpa mia" (ma come, non eri un preside manager?); i docenti di ruolo, che devono fare i salti mortali per sostituire i colleghi mancanti; i docenti precari, che non vengono nominati a tempo. Se i bambini non hanno più la possibilità di svolgere il programma didattico nella loro classe, se all'insegnante curricolare viene chiesto di rinunciare alle ore di contemporaneità (destinate alle attività di laboratorio), se agli insegnanti di sostegno viene chiesto di supplire i colleghi assenti, non si sta forse dequalificando il servizio scolastico? Il consiglio d'istituto chiede a chi di dovere di riesaminare la normativa sulle supplenze e propone: - possibilità per i supplenti di iscriversi in due soli istituti, con obbligo della residenza in provincia; - obbligo dell'accettazione della nomina anche per un solo giorno; - assicurazione della continuità della nomina di un supplente sul posto disponibile, dopo 20 giorni dall'inizio dell'anno scolastico. Un sistema semplice, serio, efficace e funzionale; con quello attuale invece siamo in presenza di una macchina che gira a vuoto, con costi altissimi, organizzazione didattica sconvolta, turn over di insegnanti inconcepibile e qualità del servizio dequalificata. Il presente documento è stato approvato all'unanimità nella seduta del 30 giugno 2005". Paolo Barbiani

presidente del Consiglio d'Istituto dell'I.C. di Vobarno Itala Cabrini dirigente scolastica istituto comprensivo di scuole materna, elementare e media di Vobarno


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