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«Azioni antisindacali», condannati

La sentenza disposta dal giudice del lavoro Maddalena Della Casa nei confronti dei presidi di Othoca e Galilei dopo il ricorso di Cgil e Cisl

12/05/2011
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NUOVA SARDEGNA

 

Maria Giovanna Fossati

ORISTANO. Il giudice del lavoro del tribunale di Oristano Maddalena Della Casa ha condannato i dirigenti scolastici dell’istituto tecnico statale “Othoca”, Franco Frongia, e dell’istituto “Galilei-Contini” Salvatore Leonardo Fiori, per comportamento antisindacale, vincolandoli a contrattare su tutte le materie dell’articolo 6 del contratto collettivo nazionale della scuola. Articolo al quale i dirigenti avevano derogato, secondo le indicazioni dell’Anp (associazione nazionale presidi), in base alle quali i criteri generali per l’utilizzo del personale e l’organizzazione del lavoro della scuola, sono di esclusiva competenza del dirigente scolastico. Un’interpretazione erronea (secondo il tribunale di Oristano) del decreto Brunetta numero 150 del 2009, che potrà trovare applicazione solo «a seguito del rinnovo del contratto collettivo nazionale che determina ambiti e materie entro le quali deve svolgersi la contrattazione decentrata in ossequio al principio di gerarchia delle fonti contrattuali che viene confermato nello stesso decreto». Queste le motivazioni della sentenza.
 Contro il comportamento antisindacale dei dirigenti scolastici, avevano adito le vie legali i sindacati Flc-Cgil, Cisl scuola e (per un caso analogo a Nuoro, il sindacato Gilda), che avevano depositato un ricorso qualche mese fa, assistiti dagli avvocati Gloria Demontis e Matteo Tola del Foro di Oristano e dall’avvocato Maria Gabriella Cassarà del Foro di Nuoro per il caso di Atzara (e non è l’unico ricorso che i sindacati nuoresi hanno intentato contro i dirigenti, che troppe volte hanno deciso in materia di utilizzo del personale, non tenendo non tenendo conto degli organi collegiali della scuola e delle Rsu).
 Soddisfatti i sindacati per avere ottenuto attraverso la decisione del giudice, responso favorevole al sempre affermato principio che la contrattazione nella scuola è fondamentale. La sentenza, a parere dei sindacati, ristabilisce un diritto imprescindibile per il quale si sono sempre battuti. Lo hanno sostenuto anche a supporto del loro ricorso: con la contrattazione si riconosce il lavoro svolto dal personale della scuola (docente e Ata) attribuendo una valenza importante agli organi collegiali e alle Rsu. La speranza, hanno quindi auspicato i sindacati, «è di vedere riconosciute le nostre ragioni anche in altre cause». Il punto, dicono, è che la decisione del giudice del lavoro di Oristano ribadisce la piena validità del contratto nazionale in tutte le sue parti sino al suo rinnovo.
  


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