Ata, ripresa d'anno amara
Niente assunzioni, colpa delle province
Franco Bastianini
Doccia gelida per circa diecimila tra assistenti tecnici e amministrativi, collaboratori scolastici e figure equiparate che da anni prestano servizio nelle scuole statali con incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche.
Per loro nessuna stabilizzazione, nonostante i posti che si rendono vacanti per le cessazioni dal servizio si aggirino intorno a 4.500 dal 1° settembre 2015.
I posti che si sono resi disponibili per i pensionamenti aventi effetto dal 1° settembre 2015 saranno accantonati per garantire una sistemazione al personale proveniente dalle province recentemente soppresse. Non potranno essere neppure conferiti incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche, ma solo supplenze temporanee fino alla nomina degli aventi titolo(art. 40 legge 449/1997), aventi titolo che sono appunto i dipendenti delle soppresse province che hanno chiesto o stanno per chiedere il passaggio nell'amministrazione scolastica.
E dunque, è facile prevedere che per qualche migliaia di collaboratori scolatici e di assistenti amministrativi la possibilità di vedersi confermare l'incarico a tempo determinato o fino al termine delle attività didattiche non potrebbe essere più assicurata. Una prospettiva questa che, oltre ad essere insostenibile per i lavoratori, potrebbe certamente creare moltissimi disagi al buon funzionamento del servizio scolastico.