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Aprileonline: via la scuola di Fioroni

Finita l'era Berlusconi e il predominio delle tre I, impresa-informatica-inglese, l'attenzione è ora puntata sulla geografia e la matematica, mentre ritorna il tempo pieno alle elementari e si perseguono gli insegnanti inadempienti

06/09/2007
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Aprileonline

Ida Rotano,

"L'Italia di domani si costruisce sulla qualità della scuola. Il livello di civiltà e lo sviluppo economico di un paese sono direttamente correlati al suo livello scolastico". E' il messaggio che il presidente del Consiglio Romano Prodi ha inviato agli insegnanti alla vigilia della riapertura delle scuole, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legge con le novità per l'anno scolastico presentate dal ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni.

"In questo momento storico di complesso e a volte anche difficile rapporto con i giovani - ha sottolineato il premier - insegnare è uno degli impegni più difficoltosi e complicati che ci siano. Desidero che maestri e insegnanti sappiano che la loro fatica non solo è compresa ma è considerata un contributo essenziale per costruire un futuro civile per il Paese". Non sarà un caso allora che il decreto punti a eliminare dal corpo docente le "mele marce", come le ha definite Fioroni in un'intervista a Famiglia Cristiana, sottolineando che "comunque sono poche".
Il ministro ha rinnovato oggi il suo appello a non sostituire i fondamentali della matematica e dell'italiano, della storia e della geografia, con le due I di inglese e internet. Il ministro, presentando le misure previste dal decreto, ha auspicato una scuola "più seria, non più severa".

Soddisfazione per il "positivo ritorno al tempo pieno" è stata espressa dalla capogruppo Prc nella commissione Scuola del Senato, Giovanna Capelli e - con alcuni distinguo -, dalla vicepresidente della commissione cultura della Camera, la parlamentare di Sinistra democratica Alba Sasso: "Nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri ci sono sicuramente dei segnali importanti, a cui va dato il giusto peso e la giusta considerazione", ha commentato l'esponente SD. "In primo luogo- prosegue Sasso- è senz'altro positivo accelerare attraverso lo strumento del decreto alcune norme che avevano in effetti un carattere d'urgenza per garantire la qualità e la continuità dell'attività didattica. Innanzi tutto, le disposizioni sul tempo pieno". Ma, continua la parlamentare, "ridare valore al nostro sistema dell'istruzione significa in primo luogo ridare dignità a chi regge, con il proprio lavoro quotidiano, la gran parte della struttura portante di quel sistema". Esplicito il riferimento agli organici sui quali, invece, si è intervenuti una volta di più adottando una logica di tagli, come per esempio, con la riduzione dei posti destinati al sostegno.
Con la più classica delle frasi fatte, "potrei dire che le mele marce sono ovunque", eppure, aggiunge l'esponente di Sd, "ci sono soprattutto migliaia di docenti che con passione, con tenacia, con entusiasmo, mettono quotidianamente a disposizione le loro energie, le loro risorse ideali e intellettuali, per consentire alla scuola di andare avanti".

Vediamo quindi, nel dettaglio, in cosa consiste il decreto "disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008, approvato dal Consiglio dei ministri:

"CLASSI PRIMAVERA" ALL'ASILO: via libera alle "classi primavera" - preparatoria alla scuola elementare - per i bambini tra i 24 e i 36 mesi di età (con un finanziamento aggiuntivo di 5 milioni di euro) che potranno essere accolti in sezioni create per loro nelle scuole comunali dell'infanzia, nelle materne statali e paritarie e nei nidi privati convenzionati.

TEMPO PIENO ALLE ELEMENTARI: alle scuole elementari si ripristina il tempo pieno soppresso dalla riforma Moratti. Sono previste 40 ore settimanali con chiusura delle scuole alle 16. Fioroni ha parlato di un piano d'azione per il Sud dove il tempo pieno è poco praticato.

AMMISSIONE ALL'ESAME IN TERZA MEDIA: torna anche in terza media, dopo che il ministro Fioroni lo aveva ripristinato per la maturità, il giudizio di ammissione all'esame finale. Il ministro ha infatti lamentato come oltre il 40 per cento degli studenti italiani sia promosso in terza media con "sufficiente".

ESAMI DA PRIVATISTA: dopo le polemiche dell'anno scorso, il decreto legge stabilisce che i candidati privatisti devono poter accedere con certezza all'esame di Stato. Gli studenti interessati dovranno presentare una domanda alla direzione scolastica regionale indicando il Comune di competenza e la scuola scelta. La direzione scolastica regionale stabilirà dove lo studente potrà sostenere l'esame tenendo conto dei "tetti" di privatisti già stabiliti.

SANZIONI PIU' VELOCI: giro di vite nei confronti dei docenti inadempienti, assenteisti o che si siano macchiati di gravi reati. In caso di comportamenti scorretti di un docente, il parere degli organi collegiali scolastici sarà acquisito entro 60 giorni (prorogabili di altri 30 in casi particolarmente gravi), ma dopo 90 giorni, se questo parere non venisse espresso, la direzione scolastica regionale può comunque irrogare la sanzione. Con le nuove norme, per gravi motivi, sarà il capo d'istituto o il direttore dell'Ufficio scolastico regionale che potrà, in via cautelare, sospendere il personale della scuola su cui si addensino gravi sospetti. Il provvedimento prevede anche il trasferimento del docente per "incompatibilità ambientale".

COMPENSI PER I COMMISSARI: il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri integra il compenso per i commissari degli esami di Stato, da 138 milioni a 178 milioni di euro. Con la previsione di spesa, ha spiegato il ministro Fioroni, "abbiamo la possibilità di pagare gli esami di Stato per intero senza aver più debiti".

SUPPLENZE MATERNITA': le supplenze per maternità non saranno più a carico delle scuole. I supplenti nominati in sostituzione delle insegnanti in "interdizione" o "astensione obbligatoria" saranno pagati dal ministero dell'Economia. Questo per consentire agli istituti scolastici il recupero dei fondi che potrebbero essere destinati all'ampliamento dell'offerta formativa.


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