Aprileonline: Per l'università pubblica
"Noi, docenti universitari di ruolo attivi in diversi atenei e facoltà, seguiamo con crescente apprensione le vicende dell'Università italiana e le scelte assunte in proposito dal governo in carica": inizia così il testo di un appello promosso da un vasto numero di docenti universitari
Appello
"Noi, docenti universitari di ruolo attivi in diversi atenei e facoltà, seguiamo con crescente apprensione le vicende dell'Università italiana e le scelte assunte in proposito dal governo in carica": inizia così il testo di un appello promosso da un vasto numero di docenti universitari e che ha già raccolto in tre giorni oltre cento firme. Tra queste, quelle di costituzionalisti, economisti, storici, genetisti, filosofi, politologi, fisici e antropologi. L'appello critica aspramente il ddl di riforma dell'Università approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 ottobre, un progetto che "accentra il potere in capo ai rettori e a Consigli di amministrazione non elettivi, fortemente esposti agli interessi privati" e che "attacca decine di migliaia di studiosi e ricercatori precari". Imminente l'apertura del sito www.perluniversitapubblica.it
Noi, docenti universitari di ruolo attivi in diversi atenei e facoltà, seguiamo con crescente apprensione le vicende dell'università italiana e le scelte assunte in proposito dal governo in carica. Oggi decidiamo di prendere pubblicamente la parola dopo avere letto il ddl di riforma dell'università approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 28 ottobre, un progetto che ci sembra giustificare le più vive preoccupazioni soprattutto per quanto attiene alla governance degli atenei (per il previsto accentramento di potere in capo ai rettori e a consigli di amministrazione non elettivi, fortemente esposti agli interessi privati) e per ciò che concerne la componente più debole della docenza: decine di migliaia di studiosi, giovani e meno giovani, che da molti anni prestano la propria opera gratuitamente o, nel migliore dei casi, in qualità di assegnisti o borsisti, nel quadro di rapporti di collaborazione precari.
Le novità che il governo prospetta in materia di governance degli atenei ci paiono prive di qualsiasi ambizione culturale e di ogni volontà di risanare effettivamente i problemi dell'università pubblica, e ispirate esclusivamente a una logica autoritaria e privatistica, tesa a una marcata verticalizzazione del processo di formazione delle decisioni a discapito dell'autonomia degli atenei. Riteniamo che l'università debba cambiare, ma occorre a nostro giudizio procedere in tutt'altra direzione, salvaguardando il carattere pubblico dell'università e favorendo la partecipazione democratica di tutte le componenti del sistema universitario.
Quanto previsto per la vasta area del precariato ci sembra profondamente iniquo e irrazionale, tale da mettere a repentaglio la funzionalità di molti dipartimenti. I tagli alle finanze degli atenei e la nuova normativa per l'accesso alla docenza preludono all'espulsione in massa dal sistema universitario di persone meritevoli, stimate anche in ambito internazionale, che da tempo lavorano nell'università italiana, tra le ultime in Europa per quantità di docenti di ruolo e tra le più sfavorite per rapporto docenti/studenti. Al di là della retorica sul valore strategico della conoscenza e della ricerca, il governo - ostacolando i nuovi accessi, conservando le vecchie logiche baronali e non introducendo alcuna misura preventiva contro il malcostume accademico - pianifica un enorme spreco di risorse finanziarie, impiegate per la formazione di tanti studiosi ai quali sarà impedito l'accesso ai ruoli dell'università, e una perdita secca in termini di capacità, competenza ed esperienza, che rischia di determinare un incolmabile divario tra l'Italia e i Paesi più avanzati.
Chiediamo al governo di fermarsi, ma ci rivolgiamo anche al mondo universitario affinché faccia sentire la propria voce e manifesti con forza le proprie ragioni e preoccupazioni. Non difendiamo lo status quo: invochiamo una riforma seria che ampli gli spazi di partecipazione, salvaguardi il carattere pubblico dell'università e tuteli l'autonomia della didattica e della ricerca. Non ignoriamo l'esigenza di verificare la qualità dell'insegnamento e del lavoro scientifico di ciascun docente: esigiamo l'adozione di rigorose procedure di valutazione, non graduatorie improvvisate e funzionali a campagne di stampa più o meno denigratorie, ma criteri oggettivi, adeguati alle diverse specificità disciplinari e capaci di rilevare anche i pregi, internazionalmente riconosciuti, della ricerca italiana.
Non auspichiamo un reclutamento ope legis: chiediamo lo stanziamento delle risorse necessarie a consentire l'accesso ai ruoli, previo concorso, di quanti abbiano acquisito, negli anni del precariato, comprovate competenze e attitudini professionali.
L'università pubblica non può essere governata in modo autoritario né gestita con criteri ragionieristici. Il lavoro di quanti ne garantiscono l'attività deve essere riconosciuto e tutelato. La conoscenza è una risorsa del Paese e un diritto fondamentale che la Costituzione riconosce a ciascun cittadino della Repubblica.
Per adesioni: perluniversitapubblica@gmail.com
Tra gli altri hanno sottoscritto l'appello:
giuristi: Luigi Ferrajoli , Gianni Ferrara, Mario Dogliani, Giuseppe Ugo Rescigno, Gaetano Azzariti, Massimo Villone, Giuseppe Mosconi
biologi: Guido Barbujani
economisti:Giorgio Lunghini , Riccardo Bellofiore, Riccardo Realfonzo, Antonella Stirati
storici: Adriano Prosperi, Roberto Escobar, Giovanna Procacci, Angelo d'Orsi, Alessandro Portelli, Gianpasquale Santomassimo
filosofi: Alberto Burgio, Elena Pulcini
sociologi:Alessandro Dal Lago, Salvatore Palidda
politologi:Alfio Mastropaolo, Michele Prospero
fisici: Franco Piperno
antropologi: Annamaria Rivera
Prime adesioni: Guido Abbattista (Univ. di Trieste), Mario Alcaro (Univ. della Calabria), Alessandra Algostino (Univ. di Torino), Fabio Amaya (Univ. di Bergamo), Annarita Angelini (Univ. di Bologna), Gaetano Azzariti (Univ. di Roma La Sapienza), Valeria Babini (Univ. di Bologna), Franco Bacchelli (Univ. di Bologna), Stefano Bajma Griga (Univ. di Torino), Guido Barbujani (Univ. di Ferrara), Riccardo Bellofiore (Univ. di Bergamo), Paolo Bianchini (Univ. di Torino), Francesco Bilancia (Univ. di Chieti-Pescara G. d'Annunzio), Liliana Billanovich (Univ. di Padova), Luca Bortolussi (Univ. di Trieste), Patrick Boylan (Univ. di Roma Tre), Davide Bubbico (Univ. di Salerno), Alberto Burgio (Univ. di Bologna), Tullia Catalan (Univ. di Trieste), Sara Cervai (Univ. di Trieste), Lorenzo Chieffi (Univ. di Napoli II), Luisa Chierichetti (Univ. di Bergamo), Pietro Ciarlo (Univ. di Cagliari), Roberto Ciccone (Univ. di Roma Tre), Alessandro Dal Lago (Univ. di Genova), Alisa Dal Re (Univ. di Padova), Ferruccio Damiani (Univ. di Torino), Claudio De Fiores (Univ. di Napoli II), Federico Della Valle (Univ. di Trieste), Maurizio Del Ninno (Univ. di Urbino), Lucia Delogu (Univ. di Torino), Gianmario De Muro (Univ. di Cagliari), Fabio De Nardis (Univ. del Salento), Mariangiola Dezani (Univ. di Torino), Alfonso Di Giovine (Univ. di Torino), Guerino D'Ignazio (Univ. della Calabria), Mario Dogliani (Univ. di Torino), Angelo d'Orsi (Univ. di Torino), Lea Durante (Univ. di Bari), Antonio Erbetta (Univ. di Torino), Maria Cristina Ercolessi (Univ. di Napoli L'Orientale), Serena Facci (Univ. di Roma Tor Vergata), Luisa Faldini (Univ. di Genova), Luigi Ferrajoli (Univ. di Roma Tre), Gianni Ferrara (Univ. di Roma La Sapienza), Giovanni Fiaschi (Univ. di Padova), Lorenzo Fischer (Univ. di Torino), Saverio Forestiero (Univ. di Roma Tor Vergata), Walter Fornasa (Univ. di Bergamo), Fabio Frosini (Univ. di Urbino), Ferruccio Gambino (Univ. di Padova), Giovanni Garofalo (Univ. di Bergamo), Cristina Gena (Univ. di Torino), Franco Grignani (Univ. di Perugia), Giorgio Inglese (Univ. di Roma La Sapienza), Manlio Iofrida (Univ. di Bologna), Cristina Jandelli (Univ. di Firenze), Domenico Jervolino (Univ. di Napoli Federico II), Guido Liguori (Univ. della Calabria), Alberto Lucarelli (Univ. di Napoli Federico II), Giorgio Lunghini (Iuss di Pavia), Fulvio C. Manara (Univ. di Bergamo), Giovanna Mancini (Univ. di Teramo), Domenica Marabella (Univ. di Torino), Maria Rosaria Marella (Univ. di Perugia), Paola Marsocci (Univ. di Roma La Sapienza), Alfio Mastropaolo (Univ. di Torino), Giovanni Mazzetti (Univ. della Calabria), Antonella Meo (Univ. di Torino), Maria Grazia Meriggi (Univ. di Bergamo), Raul Mordenti (Univ. di Roma Tor Vergata), Ugo Morelli (Univ. di Bergamo), Vittorio Morfino (Univ. di Milano Bicocca), Giuseppe Mosconi (Univ. di Padova), Angela Musumeci (Univ. di Teramo), Walter Nocito (Univ. della Calabria), Giuseppe Noto (Univ. di Torino), Donatella Orecchia (Univ. di Roma Tor Vergata), Salvatore Palidda (Univ. di Genova), Alessandro Pandolfi (Univ. di Urbino), Armando Petrini (Univ. di Torino), Barbara Pezzini (Univ. di Bergamo), Paolo Picone (Univ. di Roma La Sapienza), Mariapaola Pierini (Univ. di Torino), Franco Piperno (Univ. della Calabria), Giovanni Pizza (Univ. di Perugia), Margherita Platania (Univ. di Salerno), Alessandro Portelli (Univ. di Roma La Sapienza), Donatella Possamai (Univ. di Venezia), Giovanna Procacci (Univ. di Modena), Franco Prono (Univ. di Torino), Adriano Prosperi (Scuola Normale Superiore di Pisa), Michele Prospero (Univ. di Roma La Sapienza), Elena Pulcini (Univ. di Firenze), Luigi Punzo (Univ. di Cassino), Riccardo Realfonzo (Univ. del Sannio), Giuseppe Ugo Rescigno (Univ. di Roma La Sapienza), Annamaria Rivera (Univ. di Bari), Roberto Romboli (Univ. di Pisa), Stefano Rosso (Univ. di Bergamo), Marco Ruotolo (Univ. di Roma Tre), Gianpasquale Santomassimo (Univ. di Siena), Alessandro Savorelli (Scuola Normale Superiore, Pisa), Giovanni Serges (Univ. di Roma Tre), Massimo Siclari (Univ. di Roma Tre), Filippo Silvestri (Univ. di Bari), Laura Silvestri (Univ. di Roma Tor Vergata), Alessandro Somma (Univ. di Ferrara), Igor Sotgiu (Univ. di Torino), Antonella Stirati (Univ. di Roma Tre), Ciro Tarantino (Univ. della Calabria), Laura Teza (Univ. di Perugia), Massimiliano Tomba (Univ. di Padova), Alessandro Triulzi (Univ. di Napoli L'Orientale), Valentina Valentini (Univ. di Roma La Sapienza), Claudio Venza (Univ. di Trieste), Caterina Verrigni (Univ. di Chieti-Pescara G. d'Annunzio), Giovanna Vertova (Univ. di Bergamo), Francesca Vianello (Univ. di Padova), Massimo Villone (Univ. di Napoli Federico II), Adriano Vinale (Univ. di Salerno), Piero Violante (Univ. di Palermo), Stefano Visentin (Università di Urbino), Pasquale Voza (Univ. di Bari), Paolo Zatti (Univ. di Padova)