AprileOnLine: Nerozzi a Mussi: la politica intervenga solo dopo il voto
Nel giorno del giudizio sul Welfare, a seggi appena aperti, il ministro e leader di Sd Fabio Mussi esprime una forte critica sul protocollo sul Welfare
J.M., 08 ottobre 2007
Nel giorno del giudizio sul Welfare, a seggi appena aperti, il ministro e leader di Sd Fabio Mussi esprime una forte critica sul protocollo sul Welfare."Servono delle modifiche al protocollo: la parte sul lavoro, cosi' com'è, io non la voto", ha dichiarato Mussi a margine della IX conferenza europea interparlamentare sullo spazio a Montecitorio. "Non si può stravolgere completamente il protocollo - ha aggiunto Mussi - ma non è una bestemmia dire che serve qualche correzione migliorativa a favore dei lavoratori". Per il ministro la parte da "rivedere" è quella che riguarda lo staff-leasing che "non è previsto nel programma e va abolito", mentre per i contratti a tempo determinato "è impensabile l'idea che si possano prolungare se accompagnati dal sindacalista di fiducia alla scadenza". "Poichè penso che certe obiezioni al protocollo siano ragionevoli", ha concluso, "penso che alla fine delle modifiche si faranno".
L'intervento di Mussi ha scosso non poco gli umori della Cgil, impegnata nel primo giorno del referendum. Abbiamo chiesto un commento a Paolo Nerozzi, segretario confederale
Il ministro Mussi questa mattina ha dichiarato che non voterà la parte sul lavoro...
No, lui ha detto che non vota il protocollo, ed è un'altra cosa. Mi sarei aspettato che, di fronte ad un evento democratico così grande come il referendum, questo fosse il punto da cui partire. Noi abbiamo detto alla politica e a tutti partiti che mentre votano i lavoratori sarebbe meglio che nessuno parlasse: questo vale per tutti e vale anche per Fabio Mussi.
Il dibattito politico si farà dopo il voto dei lavoratori. E questo mi preme dirlo, in modo lapidario, senza fronzoli.
Temi che l'intervento di Mussi vada dunque ad incidere sul referendum?
Mussi dice "no al protocollo", come può non incidere? Le persone normali leggono questo. Si legge "no al protocollo", e così titoleranno i giornali.
Insomma, una "grave leggerezza"?
Leggerezza? Io mi sento di rispondere in maniera elegante, ma in modo altrettanto pesante.