AprileOnLine: Gli statali verso lo sciopero generale
"Astensione dal lavoro il 16 aprile e manifestazione nazionale con i lavoratori della scuola".
"Astensione dal lavoro il 16 aprile e manifestazione nazionale con i lavoratori della scuola". Una proposta in questo senso è stata fatta dalle segreterie nazionali dei sindacati di categoria di Cgil-Cisl-Uil agli esecutivi
Lo sciopero generale nel pubblico impiego - una categoria che riguarda tre milioni e mezzo di lavoratori da quindici mesi senza contratto - avrà luogo il 16 aprile, insieme a quello per la scuola. E' questa la proposta avanzata dalle segreterie nazionali dei sindacati di categoria di Cgil-Cisl-Uil, ai rispettivi esecutivi.
La decisione sullo sciopero arriva alla vigilia della convocazione dei tavoli di concertazione tra governo e sindacati. Per ora, si tratta di una minaccia, concreta certo, ma pur sempre non definitiva: tra la proposta di sciopero e la sua effettiva proclamazione, a far pendere l'ago della scelta da una parte o dall'altra c'è "la materia grigia", vale a dire la mente, a volte distratta, del ministro Padoa Schioppa.
Già, perché quell'improvviso "non ricordo" proclamato dal ministro del Tesoro appena una settimana fa rispetto agli impegni assunti dal governo a favore dei lavoratori pesa come un macigno sul piatto della trattativa. Vale la pena quindi fare anche noi un piccolo salto indietro nel tempo: la scorsa settimana Padoa Schioppa ha invitato i sindacati a dare corso all'impegno, assunto durante le trattative per la legge finanziaria, di iniziare la riorganizzazione dei ministeri, a partire proprio dal ministero del Tesoro. Ma, appena incassata la disponibilità di Cgil, Cisl e Uil, ecco che i quotidiani pubblicano una sua dichiarazione che non lasciava spazio a dubbi: "Non ci sono i soldi per rinnovare i contratti". Ne è seguita la richiesta da parte sindacale di un nuovo incontro, urgente, con il governo. Sul tavolo, un principio vitale: i patti si fanno in due, e laddove si cede qualcosa occorre che se ne guadagni qualcos'altro. Ovvero: il governo non può chiederci di rispettare l'impegno per la riorganizzazione della pubblica amministrazione e poi cancellare, con la motivazione dell'assenza di fondi, tutte le contropartite offerte ai lavoratori. E non è questione da poco, perché a pagarne le conseguenze è la credibilità del governo di centrosinistra ma anche la credibilità del sindacato che non può accettare comportamenti che mettano in discussione la fiducia e il rapporto con i lavoratori.
Ed ecco che la memoria di Padoa Schioppa, improvvisamente, mostra cenni di debolezza: impegni del governo in relazione ai contratti nazionali degli statali? "Non ricordo" , ha tagliato corto l'inquilino di Via XX Settembre. Una mente "distratta" contro tutti (oltre ai rappresentanti confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil sembra che anche quella dl ministro Nicolais non soffra di improvvisi blackout).
Mauro Beschi, segretario nazionale della Funzione pubblica Cgil, ricapitola per noi i tre nodi chiave della difficile trattativa tra governo e sindacati. In primis, l'attuazione del Memorandum d'intesa, non solo per rispondere . ad un problema di efficienza della pubblica amministrazione, ma come una modalità che - attraverso la rivalutazione del lavoro pubblico - renda esigibili i diritti e sia in grado di rilanciare i beni comuni. In secondo luogo, il sindacato chiede che il governo mantenga fede all'impegno che si è assunto lo scorso 4 novembre, laddove si era impegnato a garantire le risorse per poter realizzare gli aumenti economici per il biennio contrattuale 2006/07. Infine, la realizzazione degli stanziamenti economici necessari ad ampliare le tutele e difendere il potere di acquisto della retribuzione per i lavoratori pubblici. In soldini: il sindacato chiede che il memorandum venga applicato nella sua interezza e non solo nel capitolo dedicato ai "tagli".
Il ministro delle Riforme e dell'innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, ostenta ottimismo: a suo giudizio, l'astensione dal lavoro non ci sarà, e il governo troverà le risorse necessarie alla piena applicazione dell'intesa stipulata con le parti sociali.
Domani (mercoledì) l'incontro per verificare se Padoa Schioppa ha ritrovato la memoria. A volte, la minaccia di uno sciopero generale può più di una quantità (anche massiccia) di fosforo.