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AprileOnLine: Giovani italiani alla prova

Si parlava di Moravia, si ipotizzava una traccia sull'Europa, si insisteva sul "bullismo". Invece la prova di Italiano del 2007 ha proposto agli studenti qualcosa di diverso dal solito, soprattutto per quanto riguarda la "Tipologia A" e il terzo ambito della "Tipologia B", quello di carattere storico-politico

21/06/2007
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Aprileonline

Emiliano Sbaraglia,

Maturità Si parlava di Moravia, si ipotizzava una traccia sull'Europa, si insisteva sul "bullismo". Invece la prova di Italiano del 2007 ha proposto agli studenti qualcosa di diverso dal solito, soprattutto per quanto riguarda la "Tipologia A" e il terzo ambito della "Tipologia B", quello di carattere storico-politico

Per la categoria "C", il tema di argomento storico titolava "La fine del colonialismo moderno e l'avvento del neocolonialismo tra le cause del fenomeno dell'immigrazione nei Paesi europei.
Illustra le conseguenze della colonizzazione nel cosiddetto "Terzo Mondo", soffermandoti sulle ragioni degli imponenti flussi migratori nell'odierna Europa e sui nuovi scenari che si apronon nei rapporti tra i popoli". L'Europa c'è, dunque, ma strettamente legata al problema dell'immigrazione, tralasciando i contenuti del "Patto di Roma" e il cinquantenario della sua stipulazione

L'ultima opzione che poteva essere scelta dagli studenti (Tipologia "D", di ordine generale), riguardava invece il concetto di "villaggio globale", recuperato da una citazione tratta dal saggio di Giuseppe Tamburrano "Il cittadino e il potere", compreso nel volume "In nome del padre" (Laterza, 1983).

Scrive Tamburrano: "L'industrializzazione ha distrutto il villaggio, e l'uomo, che viveva in comunità, è diventato folla solitaria nelle megalopoli. La televisione ha ricostruito il "villaggio globale", ma non c'è dialogo corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. Ed è cosa molto diversa guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatti della comunità". Ai candidati il compito di commentare il brano, sollecitati a riflettere in particolare sul senso di "nostalgia" nei confronti del passato, e l'esigenza contemporanea di convivenza con le varie comunità del mondo, spesso diventate i vicini della porta accanto

Tornando alle due prime tracce, la sorpresa letteraria è stata trovare Dante, precisamente il canto XI del Paradiso, quello nel quale attraverso la figura di san Tommaso D'Aquino il Poeta ci presenta la vita umana e sprituale di san Francesco, e il suo matrimonio con "madonna Povertà".

Ma una piccola sorpresa è stata anche la spiegazione del Canto fornita nel documento ministeriale, che presentava il Tommaso dantesco come colui che "descrive in particolare le figure di san Francesco di Assisi, fondatore dell'Ordine dei Francescani, e san Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine dei Domenicani.

Eppure, per chi ha dimestichezza con i versi del Paradiso, l'associazione dei due personaggi attraverso la figura di san Tommaso potrebbe rivelarsi fuorviante, dato che Domenico ci viene descritto "in particolare" nel Canto successivo, il XII, grazie alle parole di un francescano, san Bonaventura, così come san Tommaso è un domenicano che concentra il suo incontro con Dante sul fondatore dell'altro ordine religioso formato nel XIII secolo. Una costruzione che potremmo definire "a chiasmo" da parte del sommo poeta fiorentino, che vuole evidenziare l'importanza di entrambi i protagonisti di questa trilogia di Canti, che si apre nel X con l'incontro tra Tommaso e Dante stesso, guidato da Beatrice.

Lasciando volentieri l'interpretazione del testo a studiosi e specialisti, la "Tipologia B" sarà invece quella che probabilmente farà più discutere il mondo politico e l'opinione pubblica.

Supportata da cinque documenti, due a firma di Piero Calamandrei, gli altri da Norberto Bobbio, Ernesto Ragionieri e Pietro Scoppola, il titolo recita così: "La nascita della Costituzione repubblicana: il laborioso cammino dalla dittatura ad una partecipazione politica compiuta nell'Italia democratica". Facile prevedero qualche gumugno, soprattutto da parte di chi di Costituzione repubblicana ne mastica poco, e vorrebbe masticarne anor meno.

Il rammarico più grande, però, sarà probabilmente contare quanti elaborati consegnati per questa prima prova di maturità avranno scelto di svolgere una tematica di questo tipo: (i giovani, è noto e luogo comune, allo stesso tempo) sono distanti dalla poltica e dalla sua storia. E chissà se hanno tutti i torti.


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